
Oddio… sì e no. Se decidiamo di considerare app come whatsapp, viber o telegram come social, a volte… e sottolineo A VOLTE, tra i quintali di merda riesci anche a scovare qualcosa di buono.
Così su due piedi, la risposta più immediata che mi è nata in testa è stata The Legend of Zelda : Ocarina of Time.
Nonostante più e più volte abbia ribadito il fatto che Ocarina NON sia tra i miei capitoli preferiti, è innegabile il balzo in avanti (tecnologico e narrativo) che la serie abbia intrapreso a partire proprio da questo episodio. E proprio grazie ad Ocarina sono stato come “illuminato”, ho capito che da lì in poi i giochi d’avventura per piacermi sarebbero dovuti essere COME Ocarina.
Dark souls, perchè mi ha fatto ricordare i giochi che giocavo un tempo e che erano “hardcore”
Jak and dexter. Mi ricorda quando si giocava insieme io e mio padre.
Morrowind. Mi ha fatto capire cos’era un open world vero e ha realizzato quello che sognavo di giocare da giovincello amante del gioco di ruolo
Final fantasy 7 è stato un gioco che ho trovato eccezionalmente profondo. Con temi che non avevo mai riscontrato in altri videogiochi. Mi ha coinvolto e anche commosso come non mai.
Da quel momento ho capito che i videogiochi potevano coinvolgere in una maniera diversa e non solo come sentimento di sfida e/o divertimento puro a livello ludico.
Minecraft, perché è un gioco diverso. Dal completare i livelli, son passato ad esplorare costruire e sopravvivere.
Super mario 64 DS, perché poi non ho più mollato nintendo.
Sudoku perché è sempre una sfida nuova, con se stesso.
C’è anche chi ha detto:
Lo devo ancora trovare perché la maggior parte delle mie esperienze videoludiche sono molto “mordi e fuggi”, non credo di aver mai dedicato anima e corpo ad un videogioco.
Lo stesso Tony risponde al proprio quesito, in maniera tipicamente marzulliana, così:
The Legend Of Dragoon. Motivo? Perché dopo 4 anni, giocandoci tutti i giorni, sono riuscito a completare la mia prima run. Mi ha insegnato ad essere determinato e testardo fino a che non raggiungo i miei obiettivi.
E, ringraziando immensamente Tony, chiedo a voi… e voi?
Non c’è stato un gioco in particolare, diciamo una situazione in particolare.
Fine anni 80, le sale giochi pullulavano di giochi, io rompevo le balle ai miei che nella maggior parte dei casi mi finanziavano in modo adeguato e se non bastavano i miei c’erano gli zii e nonni vari.
Un gioco in particolare? Forse Street Fighter 2, non solo ha ridefinito il genere, anzi rivoluzionato il genere, ma mi ha fatto capire che anche 30 anni dopo avrei fatto più o meno le stesse cose, solo che con “materie prime” molto diverse. :D
Un gioco o meglio una saga che mi ha letteralmente cambiato il mio modo di intendere i videogiochi è stata senza dubbio metal gear. Mai avrei pensato che un gioco potesse essere così profondo e con una trama talmente ben scritta da riuscire a farti emozionare come un bellissimo libro o un bellissimo film. Impossibile per me dimenticare il finale di Maletal Gear Solid 3, talmente epico da farmi commuovere capire che certi giochi vanno ben al di la di semplice intrattenimento, ma si parla di vere e proprie opere d’arte ed in questo caso anche esperienze che mi rimarranno sempre nel cuore. Impossibile per me non citare altri capolavori come Final fantasy VI e VII che con trame così ben scritte e personaggi così ben caratterizzati rimarranno sempre capolavori indimenticabili e 2 classici motivi per cui amo e continuerò sempre ad amare i videogiochi.
Probabilmente cado nel nostalgico, però se penso ai videogiochi di cui mi sono innamorato, sono quelli che giocavo quando ero bimbetto con mio fratello o mio papà, anche perché sono quelli che mi hanno fatto appassionare al mondo dei videogiochi, tra cui alcuni titoli della Ps one, game boy, nes.. Madonna, nostalgia canaglia. Anche se comunque ricordo con felicità anche momenti passati sulla ps3 o sul 3ds
Per il gioco che ha cambiato molto il mio modo di intendere i videogiochi è stato il primo Tombi perché per la prima volta univa 2 generi diversi facendomi capire che si poteva andare altre i preconcetti e creare qualcosa di nuovo era sempre possibile
Castlevania Symphony of the Night (PSX) per lo stesso motivo che cita Farenz, i Castlevania e i platform/rpg in generale per me dovrebbero sempre seguire quel modello.
Final Fantasy 7 (PSX e PC) e vari altri JRPG di quell’epoca: la mancata localizzazione e la bellezza del gameplay mi hanno spinto a imparare meglio l’inglese.
Oblivion (PC): mi ha insegnato che la trama principale può anche diventare secondaria se attorno c’è un mondo davvero vivo con tutti i suoi problemi, che a volte sono anche più interessanti o stuzzicanti di quella main quest.
Impossible Mission (Commodore64): avevo 4 o 5 anni e guardavo mio padre giocarci e completare il gioco, mentre io mi perdevo nelle prime stanze e finivo presto in game over. Da lì ho capito che c’è sempre spazio per perseverare e migliorare e, anni dopo, quando sono riuscito anche io a completare il gioco, mi ha dato una soddisfazione indescrivibile.
In realtà ce ne sono stati due. Il primo fu Tomb Raider: diavolo che mi ha cambiata!Ho provato subito con Lara empatia, vuoi per la mia innata passione per l’arte, l’archeologia e il viaggio, vuoi perchè un fighissimo personaggio femminile protagonista assoluto invadeva il mio hobby preferito, da quel momento avrebbero potuto dirmi qualsiasi cosa ma Lara Croft mi ha spinta a continuare a seguire la mia passione nonostante tutto. Il secondo invece, più matura, fu FF X: il mio primo FF, il gdr che mi ha illuminata su quanto possa trasmetterti in termini emozionali un videogame.
Guild Wars 1 è stato l’ ultimo gioco tra quelli recenti ad aver cambiato la mia esperienza di gioco … dopo tanto tempo mi sono di nuovo sentito immerso in un gioco con una trama coinvolgente.
La possibilità di creare Build infinite mi dava sempre nuovi stimoli per giocare anche a storia finita.
Ma tra quelli vecchi ne ho vari per tanti motivi.
I migliori come ricordi sono quelli legati alle sale giochi
Forse nessun gioco mi ha mai posto basi fisse per altri, forse solo perché credo che si possa sempre migliorare o fare innovazione. Detto questo però ci sono alcuni giochi (tra i miei preferiti) che mi hanno colpito in alcuni aspetti e che uso spesso come metro di paragone.
Il primo Mafia per la trama coinvolgente, ben strutturata e non scontata.
GTA Vice City per l’atmosfera e il gameplay (ottimo per l’epoca). È sempre un piacere rigiocarlo.
Bloodborne sempre per le atmosfere, il gameplay e il combat system che mi piace molto (anche il resto della serie Souls, ma questo è il capitolo che più mi aggrada).
Fallout 3 e Fallout New Vegas per la personalizzazione del personaggio, il gameplay, le trama e le varie sottotrame e la possibilità di influenzare il mondo di gioco con le nostre scelte e/o capacità.
Si per me il gameplay e la trama sono un’aspetto cruciale in un gioco :)
Per molti anni il videogiocare è stato uno svago, un cosa da fare tra lo studio e la cena, per massimo mezz’ora al giorno. All’epoca vivevo di Gameboy Advance, tra un po’ di Super Mario e un po’ di Pokémon, e la mia conoscenza videoludica si fermava li. Al massimo giocavo qualche volta in sala giochi ai picchiaduro.
Fine.
All’epoca avevo una grande passione : il cinema. Adoravo passare le ore al cinema a guardare i film più disparati, adoravo perdermi in mondi magici, conoscere i personaggi e il loro modo di vivere, le avventure che dovevano affrontare, le sfide che dovevano superare, dio quanto amo i film!
E questa passione me la porto dietro tutt’ora, tanto che in casa mia ho talmente tanti dvd e bluray da non avere quasi più spazio.
Poi, all’età di 12-13 anni (nel 2007) ho conosciuto Metal Gear Solid. La mia vita è cambiata, ho capito che il videogioco non era soltanto uno svago, un passatempo, ma una vera e propria passione. Ho amato i personaggi, la storia, le ambientazioni, la musica, tutto.
Kojima era riuscito ad unire l’immersività del videogioco e le trame che vedevo al cinema, tutto in una cosa sola, WOW CAZZO!!!
E da il fu l’inizio di una lunga dipendenza, iniziai a recuperare titoli vecchi per pc del calibro di Half Life, Doom, Tomb Raider, conobbi le serie di The Legend of Zelda e Kingdom Hearts (siano benedetti gli emulatori), comprai la Xbox 360 e giocai ad Halo, Gears of War, Lost Odyssey, poi comprai la PS3 e il New 3DS nel 2015 ed ecco che mi dovetti prostituire per poter comprare tutti i titoli che volevo
Ma tutto iniziò con Metal Gear <3
ti rispondo citando skyrim, per i motivi che accomunano morrowind.
p.s. ma questo quesito non era simile a un altro dal titolo: pietre miliari?
La svolta l’ho avuta iniziando a giocare online perchè hanno trasformato il videogiocare da qualcosa di privato ed intimo (al massimo con un paio di amici in sala giochi) a qualcosa di “social”, un’esperienza condivisa simultaneamente con molte altre persone. I primi giochi con cui ho iniziato l’esperienza online sono stati warcarft 3 (anche se l’esperienza era confinata nell’anonimato delle partite multiplayer) e soprattutto Neverwinter night giocato in multiplayer sui server privati. Dopo questi due il botto l’ho fatto con World of Warcraft che ha assorbito per ben 7 anni il 99,9% del mio tempo dedicato ai videogiochi e non solo visto che la vita di gilda si svolgeva anche sui forum offline dal gioco.
Personalmente il gioco che mi ha cambiato è stato Resident Evil 2 (il mio primo RE giocato) perché mai prima di allora un videogioco era riuscito a catapultarmi emozionalmente all’interno. Ricordo ancora vivide le sensazioni di ansia e terrore che provai, come se a dover sopravvivere fossi davvero io. Sicuramente era una questione anagrafica, da adolescenti tutto risulta nuovo e amplificato, ma quel gioco è stato l’oggetto di transizione da semplice passatempo a passione da coltivare.
Le sage di Mass Effect e di Uncharted mi hanno fatto scoprire quella voglia di giocare senza freni, mi hanno cambiato la mentalità e il desiderio di vedere cosa dovrebbe esserci per me in un gioco.
gears of war, con il suo tremendo multiplayer competitivo… ha cambiato in me il modo di giocare, non più solo nella mia cameretta, ma insieme ad altri amici virtuali, che tra l’altro mi hanno fatto conoscere l’angolo di Farenz….
I giochi che mi hanno colpito come un maglio perforante sono stati :
Bubble Bobble : da bambino di 5 anni i videogiochi li vedevo solo nelle sale giochi al mare,
amavo quei draghetti sparabolle, per me erano una figata incredibile.
Doom+Hexen : frenesia e adrenalina a manetta, all’epoca ero giovine e apprezzai tantissimo.
Resident Evil 1 : la prima volta che rimasi estremamente affascinato dall’ambiente di gioco e
la prima volta che me la feci sotto mentre giocavo.
Diablo 1 : ambientazione gotica/fantasy stupenda, prima volta che giocavo con
amici in multi, continuai a giocarci per mesi per migliorare l’equip….una fottuta droga.
Dark Age of Camelot : il mio primo mmorpg, una sensazione stupenda giocare
in gilda con persone fantastiche e senza imbecilli/BM, l’unico problema era che
con il 56k mia sorella non poteva chiamare il moroso e mi sabotava in tutti i modi XD
Baldur’s Gate : il gdr cartaceo (che ho giocato per tanti anni con vecchi amici) portato su pc,
x me è stato come vedere la madonna a Lourdes.
Dune 2 : il gioco che mi ha fatto amare gli strategici, accumulare armate e
schiacciare il nemico senza pietà o giocare al gatto con il topo quando era
rimasto con poche unità.
Final Fantasy 7 : il dio degli jrpg, mai amato tanto un gioco in vita mia…per me è
come star wars per i film, amore incondizionato senza sapere neanche bene perchè.
Day of the Tentacle : la più assurda e divertente avventura grafica mai concepita
UFO Enemy Unknown : il primo XCOM, all’epoca ero un drogato di X-Files e mi leggevo libri
sull’ufologia e sull’Area 51, un gioco stupendo.
ahhaha the legend of dragon , aveva le boss fight che erano di un cazzuto incredibile , per non parlare delle bestemmie che mi ha fatto lanciare la fase di esplorazione nella città delle leggi con degli enigmi burocratici che mi sembrava di fare la coda in motorizzazione tanto erano ingarbugliati.
Ce ne sono stati 2.
Half Life e Gta Vice City, il primo perché mi ha colpito l’ambientazione e la trama “a sviluppo” dandomi la sensazione di essere in un film.
Il secondo perché era tutto quello che avevo sempre desiderato, una città tutta mia dove andare ad uccidere chiunque, correre a tutta velocità e tutte quelle cose faighe che si fanno suGta
Metal Gear Solid. Ha cambiato il mio modo di vedere i videogiochi, facendomi capire come esperienza videoludica e cinematografica possano andare a braccetto, e mi ha insegnato cosa voglia dire essere un giocatore passivo ma anche uno spettatore “attivo”.
Per me la svolta sono stati Devil May Cry e Dynasty Warriors, che mi hanno mostrato di cosa è capace un sistema di combattimento all’arma bianca, trasformando quel che era uno strumento per ottenere punti o proseguire nel gioco in una vera e propria esibizione.
È una domanda più difficile di quanto sembri. Se si parla dei miei giochi “rivoluzionari”… Ci sono? Sì e no. Cioè, ho giocato un sacco di titoli che mi porto nel cuore e che mi hanno insegnato cose nuove, e ovviamente le lezioni e il potenziale che si portavano dietro mi hanno condizionato per i successivi… insomma, quel che voglio dire è che se dovessi stilare l’elenco dei titoli che hanno cambiato il mio punto di vista sul loro particolare genere, ne dovrei mettere una madonna, perché è proprio perché via via negli anni scappano questi titoli che il mondo videoludico si evolve, che io come videogiocatore mi sono evoluto e ho affinato i miei gusti su ciò che penso veramente mi piaccia.
Se poi si parlasse di rivoluzioni generiche, citerei la fase di passaggio al mondo dei giochi online (dovuta alle prime connessioni internet messe da me e dai miei amici, dai primi giochi online giocati “seri” come CoD MW2/WaW e dal comparire di piattaforme psuedo social su PC con Steam), oppure la fase durante i primi anni del liceo in cui ho capito che la mia è una passione a tutto tondo e che è una parte integrante di me, cambiando il mio approccio esternamente e internamente riguardo la questione videogiochi (e se ben ricordo la cosa coincise con RDR o con quando ripresi Monkey Island).
Chrono Trigger: L’ho giocato qualche mese fa ed è stata un esperienza fighissima non mi ero mai divertito tanto con un jrpg (final fantasy a parte). Un altro è Zone of the enders: Beh li è più semplice adoro I mecha. Non so cosa mi abbiano dato so solo che li ricorderò per molto tempo
Mass effect. lo sto rigiocando ultimamente (il 3) e credo sia il gioco, che grazie al suo universo immenso mi ha fatto provare Delle sensazioni incredibili, ogni scelta che si fa si intreccia nella storia ed esse che danno ti fanno immergere nel mondo di mass effect che è incredibile secondo me
Indeciso tra A link to the past e Ocarina of Time. Il primo perchè è stato il primo vero Zelda che mi ha rapito, stuprato e risputato fuori come un calzino una volta finito (si giocai anche i primi su NES ma ero troppo piccolo). Il secondo perchè l’ho aspettato talmente tanto che avevo il terrore della delusione……poi i voti folli su tutte le riviste e poi metto la cartuccia e per 5 mesi (si all’epoca i giochi mi duravano una vita) sono stato rapito dal gioco più bello mai creato e anche io pensai……..ma dopo questo cosa potrà esserci di meglio (nulla infatti). menzione d’onore per World of Warcraft titolo che tolto la nerdaggine e il grinding fu la mia prima esperienza online e ne fui rapito per la sua vastità e bellezza oltre che per la novità dello stare in un mondo virtuale con altre persone e stringere amicizie.
credo che i giochi che mi hanno fatto rispettare i videogiochi e insegnato qualcosa sono quelli che sono riusciti ad emozionarmi , che è un qualcosa estremamente difficile da ottenere.
sono tanti , forse troppi ma i più importanti per me sono stati ocarina of time per la sua struttura di gioco rappresentava qualcosa di mai visto , le musiche (come la soundtrack Kokiri Forest :3 ) e gli enigmi intelligenti (il tempio dell’acqua) mi hanno insegnato a riflettere prima di agire.
altro gioco che mi ha lasciato stupefatto è stato Okami , il livello artistico di quel gioco era fuori parametro e persino il gameplay era molto particolare.
shemnue invece mi ha insegnato ad avere pazienza e a conquistarmi le cose un pezzo alla volta senza avere fretta di bruciare le tappe.
shadow of the colossus non aveva un gameplay particolarmente articolato o una trama sconvolgente , il personaggio era muto ma quello che scatenava un fiume di emozioni era lo scoprire un colosso , a volte a caso , e affrontarlo con una musica di una epicità spezzamascella , dopo averlo sconfitto venivo assalito da un senso di colpa della madonna T.T , eppure capivo le azioni del protagonista , combatteva per la sua amata togliendo la vita ad esseri che in realtà volevano vivere liberamente , non c’era gloria in quello che faceva ma era costretto a farlo per difendere quello che riteneva la cosa più importante per lui.
nella passata generazione dragon age origins e la saga di mass effect mi hanno totalmente stregato mi sono affezionato ai personaggi , al loro modo di pensare e di porsi riguardo a decisioni importanti e sono rimasto completamente spiazzato : non potevo accontentare tutti e le decisioni importanti dovevo prenderle io , ovviamente con conseguenze popolari/impopolari per i membri del gruppo o per le sorti del mondo , mi ha fatto capire che non si può accontentare tutti l’unica cosa che importa è accontentare le donne per portarle a letto lolololol.
nel mio caso è stato un evoluzione di svolte crescente,iniziata con Assassin’s Creed 2,prima giocavo a tutto quello che mi capitava e mi piaceva senza immergermi completamente,mi piaceva spolpare e completare i titoli per gola,poi un giorno da GameStop per Pc vedo Assassin’s Creed 2,primo titolo se non ricordo male per pc comprato legalmente e da lì scatolati a vita (prima svolta),mi colpi ciò che c’era scritto dietro la scatola,andai a casa giocai e dio quanto ho goduto,da stronzo ingordo 100% ah no 98% (Black Edition fottiti),le piume ce l’ho ancora sul culo ma mai quanto le bandiere del primo Assassino,la svolta era scoprire l’esistenza della Trama,da allora volevo fottermi il cervello sempre di più con la trama accompagnata al gameplay e ambientazione,tre punti cardine su cui pondero le mie scelte tutt’ora,passa il tempo,giochi su giochi,per poi arrivare ad un’altra svolta nella svolta,una matrioska cazzo,Metro 2033 (e poi Last Light) il gameplay era al quanto mah,però l’ambientazione e sopratutto la trama mi han fatto godere a livelli mai arrivati prima,mi sono intrippato per una settimana a snocciolare e a capirne la trama,per poi riuscirci e con Last Light riconfermare il tutto,nel mezzo però si collocano a livello di piacere,giocati dopo Metro se no la matrioska non finiva più,Bioshock con Infinite annesso.
P.s. Ezio mi ha fatto svoltare due volte contemporaneamente,ho iniziato a collezionare scatolati e ad immergermi nella trama,ambientazione e gameplay di un gioco,in realtà sarebbero 3,perché con AC2 ho fuso la scheda video di mia madre,costretto a calci in culo da lei ad abbracciare le console fisse,presi il Wii reputandolo alternativo,diverso,figo,cazzo amore per anni prima di avere un mio Pc
P.P.s ultima chicca un amico mi regalò la PS3 Fat col Blu-Ray sfondato,dopo averla riparata e scoperto che con il mio essere stronzo e ingordo potevo guadagnare Platini,vai a go go,ma sopratutto capii una cosa importante,se sei bravo in qualcosa non farla mai gratis,avevo 16/17 anni
Assolutamente Metal Gear. Ho giocato al primo insieme a mio cugino quando avevamo entrambi 9-10 anni credo. Il secondo ed il terzo li ho comprati quando li ho trovati nei negozi, alcuni anni dopo, quasi per caso. Il quarto invece l’ho atteso, avevo già iniziato a seguire ed interessarmi dei nuovi giochi in uscita a quel punto.
All’inizio non ho capito nulla ovviamente, il primo MGS era in italiano ma il secondo ed il terzo no, quindi un pò per l’età che avevo e un pò per il fatto che c’erano un’infinità di video e sottotioli da leggere non ho seguito molto la storia. Crescendo li ho rigiocati e mi sono reso conto della complessità che c’era dietro. Nonostante mi ci siano voluti 10 anni per capire bene tutta la serie, già da piccolo mi rendevo conto che fosse un “qualcosa” in più da capire e che ero ancora troppo piccolo forse, quella fu la prima volta che mi venne in mente che i videogiochi potevano andare oltre il semplice intrattenimento.
Heavy Rain per motivi che devo veramente spiegare ? Nessun altro gioco mi ha permesso di immedesimarmi così profondamente con il personaggio. Esperienza vissuta poche volte guardando film, mai con un videogioco. Cambiata completamente la concezione di videogioco.
Firmato
Videogiocatore di 44 anni
Fallout 3
Bioshock
Che anno…