Tre demo

Che meraviglioso strumento, le Demo. Sin dall’infanzia, ho provato un costante moto d’affetto verso quei cari brandelli di software, lo specchietto per le allodole del videogiocatore, autentiche sirene del settore videoludico, concepite, studiate e realizzate con l’unico scopo di attrarci a se come una luce ultravioletta fa con zanzare e ditteri generici.

Qual è tuttavia il grosso problema di un software dimostrativo? Facilissimo: è la conseguente totale assenza del prezioso supporto cartaceo, spesso e volentieri riprodotto a video con incuria e carenza di informazioni. In parole povere, mancano le fottute istruzioni.

Spesso i giocatori di un certo calibro riescono ad intuire in pochi secondi lo schema di comandi di un software, altre volte la Demo ci permette di giocare un livello tutorial così come previsto nelle prime fasi del gioco vero e proprio.. ma talvolta, è semplicemente impossibile arrivarci da soli, e il nostro intimo momento di condivisione con la Demo si trasforma in un autentico calvario di selvagge imprecazioni e antenati che piangono nell’alto dei cieli.

Ieri notte, dopo l’ennesima confusionaria sessione a “Vaccheri Povri” con Gatto, ho piazzato in coda download tre demo che desideravo ardentemente provare: Wrath of The North Star: Ken’s Rage, Dragon Ball Raging Blast 2 e Il potere della Forza 2. Stamattina, le ho trovate tutte nel mio capientissimo hard disk, e una alla volta ho potuto tastare con mano questi tre succosi frammenti di gioco. Mettetevi pure comodi.

Siccome dalle mie parti Italia7 non arrivava se non assolutamente disturbatissimo (almeno nella prima metà degli anni ’90), non ho mai potuto apprezzare più di tanto il buon vecchio Kenshiro. Sapevo chi era, più o meno cosa faceva, e ogni tanto a cena riuscivo a vedere un pezzo di puntata con conseguente smembramento finale. Ciò mi ha permesso di accostarmi alla Demo senza le aspettative che potrebbe avere un fan sfegatato come lo stesso Farenzo Sensei, consentendomi un approccio distaccato e quasi medico.

Ammetto che come gioco mi è sembrato abbastanza scarsino. Come da incipit, lo schema di controlli è praticamente nascosto, visionabile unicamente dal menù, e Tecmo Koei ci lancia nella mischia senza nemmeno uno sguardo di sfuggita ai comandi, fottuti mangia sushi.

Il comparto grafico mi è sembrato piuttosto buono, tuttavia il modello 3D di Ken non assomiglia più di tanto alla controparte dell’anime, e in un titolo come questo, non è roba da niente. Il gameplay è legnoso, i controlli lenti a rispondere e tutto fuorché intuitivi: su schermo appaiono e scompaiono righine, quadratini e pallini che sono riuscito a identificare solo dopo un quarto d’ora di Boss Battle, oramai prossimo ad un’indegnissima morte.

Le supermosse di Ken sono decisamente belle da vedersi e nell’esecuzione si avvicinano molto allo stile del cartone animato (con tanto di inquadrature putenti e vocalist giapponese a leggere l’improbabile nome della mossa), peccato purtroppo che il nostro eroe abbia la potenza e l’agilità di un Panzer Tiger della seconda guerra mondiale, rendendo frustrante al pari del dolore fisico ogni tentativo di avvicinarsi al nemico che ci bersaglia di cecchinate da distanze improbabili. Se a qualcuno interessa, nella Demo si può usare anche Rey, e si deve dare giù a uno sfigurato con la maschera che spara e tira bombe a mano. Boh. Da rivedere.

Parliamo d’altro.

Nei confronti di Dragon Ball Raging Blast 2, ho scoperto un interessamento assolutamente inatteso. Il recente successone di Naruto UNS2 mi ha donato un ritrovato entusiasmo nei confronti dei picchiaduro in terza persona, il quale mi ha portato a studiare il gioco (che vedremo in seguito) e perfino a desiderare di comprarlo.

Ciò nonostante, reduce dall’esperienza con la versione di prova di Raging Blast UNO, mi sono dedicato a questa Demo con la stessa consapevolezza di un condannato sul patibolo con la corda al collo.

Ecco cosa vuol dire fare una Demo di merda con un gioco ben sopra la media: si ha a disposizione uno scontro 1 Vs 1 di 3 minuti, quattro personaggi e due arene fra cui scegliere, Ready? Fight! E giù botte, con la CPU che ci prende selvaggiamente a randellate, senza un briciolo di compassione per noi poveri nabbi, privi di un qualunque supporto teorico e competitivi quanto un infermo in carrozzella. E i comandi? Scordateveli.

O meglio, si possono intuire quali DOVREBBERO essere i tasti dalla lista delle mosse visionabile tramite il menù di pausa, peccato che al tempo stesso la Demo non spieghi come si schivano i colpi, come si scatta, come si risponde ad un mega attacco.. certo, si può prevedere che il prodotto finale sarà bello potente, ma a che cazzo serve una Demo dove non si riesce a giocare? A COSA cazzo serve?! Ne riparliamo.

Giungiamo quindi alla versione dimostrativa che più mi ha dato benessere stamattina prima del lavoro, SW: The Force Unleashed 2. Partiamo da un presupposto: la demo del primo gioco era identica al prodotto finale (salvo qualche dettaglio minore, anche la posizione dei collezionabili era la stessa), e con questa premessa posso dire con certezza che sabato, questo sequel, sarà MIO.

La Demo mostra un motore grafico bello da far paura, un gameplay più casino-devasta-amputa-distruggi che mai e tanto tanto tanto divertimento: i poteri della Forza sono stati riveduti e corretti, ora sono più precisi e performanti, e la trama promette grandi cose, come nel capitolo precedente.. insomma, una Demo che è stata come una birreria a luci rosse in mezzo al deserto.

I controlli ovviamente sono fra i più incasinati che ci si possa immaginare, io li conoscevo perché grazie a Dio il pattern è rimasto invariato dal primo capitolo.. ma anche se vi sentite giovani Padawan smarriti di fronte a tanta putenza, non temete: Lucasarts ci ha fatto dono di un comodo livello-tutorial da fare e rifare, in modo da farci trovare preparati e hypatissimi allo sbarco del gioco nei negozi questo venerdì, 29 ottobre.

Tirando quindi le somme, stamattina ho potuto toccare con mano tre giochi di compagnie completamente diverse, con altrettanti approcci al grande pubblico nell’esibire e pubblicizzare i loro prodotti. Da una parte la perla di Lucasarts, dall’altra l’incomprensibile ma sicuramente figherrimo gameplay cardiopalma di Raging Blast 2.

Nel mezzo, Hokuto-No-Panzer.

Voi? Le avete provate? Come vi sentite quando non capite un cazzo provando una Demo? Ci sono Demo che vi hanno fatto particolarmente stentare? Fatevi sentire!

Prova a cercare ancora!

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