Oggi sono molto curioso.
Quasi barzotto.
Perché mi è venuta in mente una domanda da porvi che riguarda un argomento che mai abbiamo trattato qua sull’Angolo.
Una botta e via.
Per una volta, non ci dobbiamo prendere per il culo vicendevolmente per acquisti troppo precipitosi e nemmeno ci dobbiamo disperare per eventuali videogiochi che abbiamo comprato per un motivo ma che poi si sono rivelati essere un’altra cosa. Tutt’altro.
Prendiamo un’evoluzione tipica di noi stessi rispetto ad un gioco:
– assistiamo alla presentazione
– ci rendiamo conto della nostra erezione
– durante i 12 mesi che ci separano dall’uscita i nostri testicoli diventano viola per la troppa eccitazione, donne comprese
– preordiniamo il gioco, meglio se in versione limited, molto cara e demmerda
– arriva il dayone e ci diamo malati in ufficio
– ci precipitiamo a ritirare il gioco e cominciamo a giocarci.
In genere le fasi successive sono due:
– Il gioco ci piace e lo portiamo a termine
– Il gioco non ci piace e mandiamo una mail di protesta. Non alla software house, ma a Farenz
Oddio, per essere del tutto onesti, esiste anche una terza opzione.
– Il gioco ci piace, ma perché decidere di giocarci? Meglio cominciarlo, accantonarlo, riprenderlo, abbandonarlo riprenderlo. Lo cominciamo oggi e lo finiamo nel 2022. E ci chiamiamo Viperfritz.
Ma avete mai pensato ad un’opzione in più?
A me è capitato recentemente.
Avete mai ripercorso tutte le tappe pre-release elencate prima per poi ritrovarvi finalmente il gioco fra le mani, giocarci una, massimo due volte e poi abbandonarlo per sempre seppur il gioco fosse di vostro gradimento?
Io sì, l’ho fatto.
E il gioco in questione è Star Wars Battlefront.
Si tratta di un titolo che ho giocato per 2-3 ore offline, dopodiché ho cominciato a giocarci per altre 3-4 ore online, sia con sconosciuti che con amici angolari tirati dentro durante una live su twitch.
In quelle pochissime ore di gioco totali ho capito le potenzialità del titolo, ne ho testato con mano il gameplay, ho saputo coglierne i pregi, i difetti e le caratteristiche peculiari che l’han reso un titolo molto valido a mio modo di vedere, perché in grado di fare il suo sporco lavoro e con in più l’aggravante di chiamarsi Star Wars, che per noi nerdacchioni non è mai un male.
Ma mi sono anche reso conto che il gioco in quelle brevi sessioni ha saputo darmi tutto ciò che mi aspettavo da esso e tutto sommato ne sono rimasto soddisfatto, proprio perché avevo fra le mani il gioco che volevo.
Ripeto: indipendentemente dal fatto che l’abbia comprato al D1 o dopo 2 anni in un cestone a 10 euro, l’averlo giocato veramente poco non è stato indice di insoddisfazione. Anzi, probabilmente se l’avessi giocato per altre 100 ore per platinarlo mi sarei ritrovato con i coglioni non più viola per l’eccitazione ma disintegrati.
E’ quasi paradossale come situazione.
Meno ho giocato ad un gioco, più l’ho apprezzato. Sembrerebbe quasi un’offesa, ma così non è.
Anche a voi è capitato qualcosa di simile o sono io che ho bisogno di Prozac?
idem con splatoon farenz xD
Recentemente mi capita sempre più spesso.
Sono arrivato a chiedermi se sono stronzo io o se effettivamente tutto il meglio offerto da certi giochi sia completamente soddisfatto nelle prime 10 ore.
Si chiama esperienza, se avessi avuto tra le mani Battlefront a 10 anni lo avresti giocato per mesi senza stancarti.
La stessa cosa mi capita in generale con gli fps, i puzzle game e i giochi sportivi.
Sto aspettando il nuovo Doom per riprendere un pò di entusiasmo.
Il primo che mi viene in mente è Dishonored, titolo che mi è piaciuto molto ma che non so perché ho abbandonato giunto quasi alla fine con la promessa di terminarlo un giorno. Purtroppo non ho ancora voglia di riprenderlo, eppure se dovessi pensare a un suo qualche difetto tale da indurlo seppur inconsciamente ad abbandonarlo proprio non mi viene in mente nulla
Con titoli che compro al dayone non mi è mai successo, e dubito mi accadrà mai perché prima di comprarli a prezzo pieno (o quasi) ci penso su. Discorso diverso invece per giochi usati a massimo 20-25 €, mi è successo con un COD (l’unico che ho tra l’altro), ci ho giocato qualche giorno, valutato i pregi e difetti e mi sono fermato lì, mai più ripreso non perché non mi fosse piaciuto ma perché quello che doveva darmi l’aveva dato senza necessariamente portarlo a termine.
Stessa cosa con Battlefront. La colpa per quanto riguarda questo titolo in particolare, é associata alla mancanza di una campagna offline, quella avrebbe portato a ore e ore di gioco. Per carità ho apprezzato il gioco (il fattore star wars gioca un ruolo importantissimo in questo) e torno a giocarci qualche volta, ma se in compagnia in party di qualche amico, anche se dopo una partita o due ne ho le palle piene e stacco. La stessa cosa si é verificata con i call of duty, ricordo che fino a modern warfare 2 passavo pomeriggi interi in compagnia di amici a sparare a destra e a manca, ma con il passare del tempo ho giocato sempre meno a questi titoli, fino a comprarli a mesi dall’uscita o infine a non comprarli proprio più. Passata quella che é forse l’eccitazione iniziale ti rendi conto che é la solita cosa vista e rivista, buttata li con un qualche upgrade grafico ma che non presenta novità se non l’eccessiva tamarraggine. Questo dipenderà dal fatto che non ho più 15 anni, ma più vado avanti, più mi rendo conto che i giochi che non abbandono una volta finiti o a cui passo ore e ore sono sempre meno.
Mi è capitato negli ultimi anni con due titoli, seppur per motivi diversi: Hitman Absolution e Duke Nukem Forever. Il primo, essendomi piaciuto molto in quanto è uno stealth fatto magnificamente, lo avrò giocato per un massimo di 20 ore, prima completando la campagna a difficoltà normale per poi ricominciarlo a difficoltà purista. Tuttavia nonostante fossi arrivato all’80% del completamento non lo ripresi più a causa della mia voglia di recuperare altri giochi della scorsa generazione; spero solo di poterlo riprendere nei prossimi mesi. Il secondo invece è molto semplicemente un titolo che mi ha saputo far ridere e divertire solo dopo la prima volta che l’ho completato ( quindi a meno di 10 ore) poi infatti ho iniziato a vederlo un po’ per quello che era: un fps graficamente bruttino e dalle meccaniche di gioco piuttosto scomode.
Mario Kart 8. Più che altro, tra mancanza di un amico con cui giocarci in coop (non che non abbia amici, ma tutti quelli che ho denigrano la WiiU) e problemi di connessione (la nintendo e i miei router non vanno molto d’accordo) mi è passata la voglia. È da Agosto-Settembre che non tocco quel gioco. Peccato perchè è divertente.
A me diciamo che può essere successo, ma poi mi è sempre capitato di riprendere i giochi in questione, anche dopo anni. Per esempio, comprai Twilight Princess intorno al 2009, ma poi lo abbandonai senza una particolare ragione, benché mi stesse piacendo, e lo terminali (amandolo) solo 2 anni fa.
Secondo me, caro Farenz, nel tuo caso potrebbe comunque trattarsi di più fattori imputabili, come:
-Il fatto che sia un FPS basato sull’online, il che magari ti ha spinto, anche inconsciamente, ad abbandonarlo, sapendo in cuor tuo che ci avresti speso troppo tempo
-Il fatto che, come tu scrissi tempo fa in un articolo, la volontà di sfoltire la famosa pila abbia scalzato l’interesse verso l’interminabile Battlefront
-Il fatto che, madonna yao guai, per Fallout 4 avessi più scimmia che per Star Wars
E ti lamenti?
Secondo me un titolo che in 7-10 ore è capace di darti tutto ciò che ha da offrire e lasciarti col sorriso sulle labbra è un titolo che ha un playthrough perfetto.
Lo compro, lo gioco per un tempo ragionevole, vedo tutti i contenuti che ha da offrire, lo finisco e posso felicemente passare a altro, magari in attesa del capitolo successivo.
I giochi nei quali impieghi 10 ore solo per finire il tutorial, o che offrono infinite ore di contenuti procedurali sono per persone con più tempo che curiosità a disposizione. Sono ingombranti, ti lasciano l’amaro in bocca perché difficilmente li finirai, sono più contorno che sostanza. Non dico di non averne apprezzati molti così, ma se fossero durati 12 ore anziché 35 sarei stato anche più felice.
Sono d’accordo. Alcuni titoli danno il meglio di sè in un numero abbastanza ridotto di ore. Mi è capitato recntemente con Alien Isolation, un bellissimo gioco che mi è piaciuto davvero tanto, che ho finito ma che dopo 12-14 ore eveva già dato tutto ed ha ha iniziato a stancar sempre di più, trascinandosi forzatamente sul finale. Fosse durato qualche ora in meno sarebbe stato perfetto.
E mi lamento?
A dir la verità, no.
Ho scritto un articolo proprio per dire che non mi lamento del fatto che ci abbia giocato poco.
ma i due discorsi sono differenti, Farenz non ha mica detto che star wars, nelle ore che ci ha giocato, lo ha portato a termine. Lo ha soddisfatto, ma non possiamo certo dire che ha usufruito a pieno delle possibilità offerte dal gioco. Cosa ben diversa invece, da un gioco dalla durata breve, che ci porta alla sua fine in tempi più che ragionevoli, ma non perché noi lo abbandoniamo.
Era un incipit retorico come a dire “Magari molti più giochi fossero così”, ma mi sono espresso male.
Considerazione sul caso specifico: certo che per un gioco pensato per essere giocato centinaia di ore, abbandonare dopo 6-7 (seppur soddisfatti) non depone certo a favore di chi il gioco l’ha sviluppato.
“Bello questo gioco, non lo toccherò mai più”
Esatto… che poi, chi mi assicura che giocandoci ancora qualche ora, quel gioco non mi piaccia ancora di più?
Uhm, vediamo, ci sarebbero probabilmente diversi casi del genere ma parlo dei primi 2 che mi vengono in mente.
The Witcher 2.. ero curiosissimo di provarlo e credevo che l’avrei amato, abbandonato dopo 2 o 3 ore. E non so nemmeno dire quale fosse il motivo preciso, dato che non avevo ancora visto quasi nulla. Forse semplicemente mi aspettavo un capolavoro che mi rapisse sin dai primissimi momenti, o semplicemente non era il periodo adatto per provarlo: mai più ripreso in mano, non so se proverò il terzo capitolo.
Poi, più recentemente, Rocket League: divertentissimo, scaricato grazie al plus ci ho giocato la sera stessa e non riuscivo più a staccarmi a botte di “l’ultima e smetto”.. senza un valido motivo (o meglio, credo sia per la natura endless del gioco e per il voler tornare ad altri giochi che stavo esperienziando con l’obiettivo di finirli), è stata la prima e l’ultima volta che l’ho avviato :D. Però credo che prima o poi farò qualche altro giro..
Se un fps online non ti tiene attaccato almeno 300-400h è un fallimento secondo me, infatti questo battlefront è un gioco pessimo dal punto di vista del gameplay.
è pessimo dal punto di vista dei contenuti e dal sistema di pagamenti/dlc che è senza ombra di dubbio la peggior commercialata che abbia visto in un videogame!
70 euro per una beta al d1 più altri 70 euro per il gioco completo.
Per fare un paragone la closed beta di the division era sicuramente superiore al gioco completo di battelfront per quanto riguarda i contenuti… è abbastanza imbarazzante
sinceramente non mi è mai successo :I
se un gioco mi piace fin da subito difficilmente lo mollo , anzi lo consumo fin a che non sopraggiunge la noia
Cito i due titoli nominati da Fraxen, quindi il duca e l’agente 47, ma anche State of Decay su ONE, Hotline Miami su Vita, Dishonored su 360 e The Last of Us su PS4: lo giocai per diverse ore tutte filate, e mi piacque molto, ma poi decisi di accantonarlo e solo negli ultimi 5 giorni ho deciso di riprenderlo in mano. Pensavo di essere l’unico coglione ad abbandonare titoli anche se mi stanno piacendo (e ci si insulta comunque, alè).
Sarò una romantica vecchio stampo, ma se un gioco mi piace ci passo letteralmente ore e ore. Ho ricominciato per la terza volta Dragon Age Inquisition, e sarò arrivata a un 300 ore di gioco.
Io personalmente dopo 2 ore di beta su Battlefront mi ero già rotto il cazzo.
Stesso discorso anche per Destiny.
Non fanno più per me gl’FPS online. Non mi dicono più niente.
Non sono più quel videogiocatore che ero nella scorsa gen..
un videogiocatore che comprava tutto e non giocava ad un cazzo,
facevo “ping pong” con vari FPS simili, compravo Tomb Raider e Bioshock Infinite al dayone, mollavo uno per giocare l’altro per non concludere un cazzo in nessuno dei due.
Ho smesso di essere ViperFritz,
adesso rinuncio a tanti titoli all’anno e faccio delle scelte, ma lo preferisco..
mi sento meno bigolo nel rinunciare a tanti titoli che
comprarli “tutti” per “una botta e via”.
Non compro più videogiochi da “essere mangiati sottoforma di dessert”.
Non me ne faccio più niente di uno Street Fighter 5,
per giocarlo ad un paio di partite da 99 secondi.
IO se un videogioco mi piace e lo abbandono, è solo per causa dell’ottimizzazione,
come per l’esempio in passato di RAGE su PS3, texture e framerate.
Scuole di pensiero. Per me il tempo giusto da dedicare a un titolo è esattamente l’intervallo di tempo che passa dall’installazione fino al momento in cui ti rendi conto che il gioco non ha più niente da offrirti. Non di più, non di meno, nel bene e nel male. Se poi mi rivien voglia, lo reinstallo e ridisinstallo anche una volta l’anno.
Abbandonare un gioco (cosa per me già rarissima di suo, sono anni che non lo faccio) che mi ha lasciato un buon sapore in bocca e che penso possa darmi altro per me è un ragionamento assolutamente inconcepibile. Ma io parlo da spolpatore incallito e da persona che gioca una modesta quantità di titoli l’anno… quindi credo proprio che sia una filosofia diametralmente opposta a quello che è per me il videogiocare.
Mi è difficile rispondere al topic in questione, se si parla di giochi online.
Onestamente non mi è mai capitata una cosa del genere, la scorsa gen di console, ho giocato molto online, nei clan, tornei sia a squadre in fps che in single player, se un gioco mi prendeva, lo consumavo.
Offline ci sono stati giochi che ho iniziato “col botto”, ma che poi via via sono andati via scemando, ma non tanto per la qualità del gioco in sè, quanto più per la durata del tutto.
Mi viene in mente Lost Odyssey, ma anche il sopracitato Alien Isolation, che cmq finirò appena posso.
Giusto settimana scorsa, a casa in malattia, in un impeto di noia ho controllato quali giochi avessi scaricato negli ultimi mesi su xbox live gold. Compare di fianco a Tomb Raider (Gioco già finito su 360) … Thief.
ci gioco per un bel pomeriggio, mi diverte pure, mi dico “domani lo riprendo”.
il giorno dopo, mentre sto per avviare Thief penso: “ma dopo Dishonored, un gioco cosi ha ancora senso?”
Mi passa la voglia di colpo, e decido di andare a comprarmi l’edizione one di Dishonored. Gioco già finito e venduto ai tempi della usa uscita. Peccato, il mio negozio di fiducia ha chiuso per sempre proprio quella mattina.
ok , torno a casa, ma piuttosto che rigiocare a Thief, mi guardo Lara Croft mentre attraversa i crepacci piena di pioggia.
Nella mia carriera videoludica l’unica motivazione per cui ho abbandonato un gioco che mi stava prendendo è sempre stata una: la mancanza di tempo.
Capita infatti che magari sopraggiungano impegni improvvisi o che non riesca a finire giochi entro i tempi perchè più lunghi del previsto, così mi ritrovo ad avere qualche gioco iniziato secoli or sono e ancora non finito.
Più che altro, dopo che mollo un gioco per più di 1-2 settimane e ho degli impegni fissi (vedi la scuola e i compiti) spesso non mi va di iniziare a giocare perchè so che non farei in tempo ad accendere la console che la dovrei spegnere, e questo mi porta a “disimmergermi” sempre di più dal mondo di gioco.
E paradossalmente questa “disimmersione” mi porta a non prendere in mano un gioco anche se magari avrei del tempo da dedicargli perchè “non mi ricordo quello che stavo facendo/mi ricordo in generale ma non nel particolare e dovrei ricominciarlo/non mi ricordo come si gioca”ecc.
Però nella norma, appena mi capita di avere abbastanza tempo (circa mezzo pomeriggio almeno) a disposizione, il gioco lo riprendo in mano, anche se questo volesse dire aspettare mesi.
Se poi proprio il gioco mi piace e la “disimmersione” è stata troppo lunga, sono anche capace di ricominciarlo da capo.