Uno stop all’innovazione

Un po’ di giorni fa mi è capitato di leggere un’intervista in rete che mi ha fatto subito balenare l’idea di un articolo al riguardo.
Poi come sempre mi sono dimenticato.

Stamattina, non so come mai, mi è tornato in mente e ho provveduto subito a scriverlo.
Un unico problema: perdonatemi, ma non ricordo il nome dello sviluppatore che venne intervistato.

A questa persona fu posta una domanda molto intelligente:
“Al giorno d’oggi, quanto conta la componente innovativa all’interno di un videogioco?”

La risposta, secondo me, è stata altrettanto furba.

L’intervistato ha replicato a questa domanda spiegando una semplice percentuale.
Al giorno d’oggi, secondo lui, nel momento della pianificazione dello sviluppo di un videogioco, una SH viene posta di fronte a due scelte.

Innovare oppure no.

Se si decide di innovare, questo “livello di novità” non deve superare il 10% di tutto ciò che si investe nel titolo nuovo, per due motivi:

A. diminuire il rischio di un insuccesso
B. perchè la gente urla tanto, si lamenta sempre, vuole continuamente qualcosa di nuovo, ma alla fine compra sempre gli stessi giochi.

Come dargli torto?
Partendo dal presupposto che secondo me è difficile quantificare in percentuale QUANTA INNOVAZIONE vada introdotta in un titolo, credo che i due motivi esposti dall’intervistato siano molto veritieri.

Facciamo un esempio. Prendiamo una persona a caso……. me.

Mi sono lamentato per il fatto che Revelations sia un clone di Brotherhood, a sua volta clone di AC 2… ma l’anno prossimo andrò a comprare Assassin’s Creed 3 al lancio? Molto probabilmente sì.

Certo, è anche vero che personalmente, ogni 10 videogiochi che compro, in media 6-7 sono seguiti di brand pre-esistenti, ma gli altri 3-4 sono giochi che in genere non ho mai provato prima.

In quest’ultimo caso a volte va bene, altre volte un po’ meno.

Però capisco anche chi si può permettere solo 3-4 giochi all’anno e per questi titoli preferisca “andare sul sicuro”.

Altro esempio.
Guardiamo le classifiche dei giochi più venduti nel corso di un anno…
cosa troviamo ai primi posti? Cod, fifa, Assassin’s Creed, ecc….

Quindi come è possibile biasimare chi si concentra sui seguiti piuttosto che sulle novità?

Secondo voi il discorso del signor Mr. X rappresenta la realtà, oppure credete che l’ago della bilancia sul livello d’innovazione debba essere ri-calibrato?

 

Prova a cercare ancora!

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67 Più commentati

  1. è cosi in praticamente tutto..ovvio che l’acquirente inconsciamente non vuole che cambi nulla…e non solo nei videogiochi,metti anche il Manga Bleach (per chi lo conoscesse)è sempre = è sempre = la gente si lamenta cambia un pochino..la gente riesige quello di prima!cosi come un domani dovessimo scoprire che AC non sarà piu cosi ma sarà futuristico,o dovesse cambiare il 60% del gameplay (magari in meglio) MOLTI sarebbero scontenti..

  2. Credo che il signor X purtroppo abbia ragione, il motivo per cui non si innova è proprio questo, alla fine le Sh cercano di fare più soldi possibili e vedendo che i giochi che vendono di più sono FPS ed Action sfornano sempre più giochi di questo genere purtroppo… io un po’ sinceramente ne ho le palle piene, perchè fino a quando escono tanti giochi di questi 2 generi, ma esce anche qualcosa di diverso ok, ma quando anche altri generi che amo mi vengono in action (Resident Evil 5, Dragon Age 2) mi girano i coglioni e non poco, poi non mi si dica che RE5 è un innovazione rispetto ai titoli precedenti, perchè alla fine è solo un adattarsi a quell che chiede la massa, punto e basta…

  3. Minecraft, gioco iper-innovativo, ha fatto un successo della madonna.
    A me piacerebbe che più giochi innovassero il modo che abbiamo noi oggi di pensare un videogioco; o almeno, di introdurre un’innovazione del 40%, 50%

    • ecco, minecraft è un ottimo esempio, quella *merda schiavo di notch*cit. si è fatto su 10 milioni con un “giochino” java XD ammetto che sto ponderando l’idea di prenderlo, ma gli ultimi rumor su un possibile minecraft 2 mi hanno un attimo frenato…

  4. COD, Fifa e Pes sono esempi lampanti. Uguali tutti gli anni tranne piccole modifiche che spingono i fan a continuare ad acquistarlo (a me personalmente stà cosa non va bene, però i gusti non si discutono)
    Condivido anche per Assassin’s Creed. Ero sicuro che AC Revelations sarebbe stato quasi uguale a Brotherhood (che a sua volta era quasi uguale a AC2) però l’ho comprato lo stesso perchè andavo a colpo sicuro visto che anche i precedenti capitoli di AC mi sono piaciuti.
    Tuttavia non credo che comprerò al lancio ne il prossimo AC ne ovviamente il prossimo COD/MW
    perchè sinceramente mi son rotto i coglioni a stò punto…

    • Signore Del Vuoto

      Per COD Fifa e PES vale purtroppo il discorso del “sociale”.
      E’ vero che non cambia un cazzo, però sei COSTRETTO a comprare un titolo semplicemente perchè lo fanno gli altri.
      Vuoi giocare a FIFA?
      Bene, o l’ultima o niente, visto che tutti hanno l’ultima versione.
      Stesso per COD e stesso per PES.

  5. Hai perfettamente ragione, lo vedo con alcuni miei amici.
    Chi ha la possibilità di comprarsi solo 2-3 titoli all’anno prende i soliti COD/AS ecc.. mentre chi invece ha più ampia mente ad i videogiochi compra anche titoli nuovi, ad esempio io ho preso Zelda Skyward Sword, il primo, ho ancora da finirlo, ho preso titoli come Red Dead Redemption Bioshock Mass Effects/Halo/ Gears
    brand molto conosciuti, però prima non ho avuto modo di giocare, perchè sapevo a malapena della loro esistenza, negli ultimi 2-3 anni ho ampliato la mia mentalità a molti più titoli, alcuni sono rimasto soddisfatto, altri invece era meglio se non spendevo questi soldi, però ora mi definisco un buon conoscitore di videogiochi, ho una mentalità aperta a molti più titoli, di cui alcuni capolavori, sono fiero di averli giocati.

    Ai miei amici provo a consigliarli o a prestarli alcuni giochi, mentre loro non toccherebbero mai titoli del genere, perchè se non si SPARA ONLINE non è divertimento, magari chi lo sa se li proverebbero potrebbero pure piacerli ed innamorarsi, invece Ahimè rimaniamo sempre sui soliti canoni, poi ci lamentiamo perchè non escono titoli innovativi, vari, con un trama articolata. Chi è la SH che si butterebbe su un titolo totalmente nuovo e diverso quando sa che i titoli che escono sempre vendono un casino.

    Guardiamo Heavy Rain titolo molto profondo innovativo e una trama forse tra le migliori, ha addirittura creato un genere nuovo, la sua fetta di mercato se le guadagnata, ma stiamo parlando di 1-2 milioni a confronto di 50 e passa milioni di copie che vende un singolo capitolo di call of duty,ed ecco perchè non abbiamo più sentito titoli di questo NUOVO GENERE.

  6. Se non si fa un seguito ma una nuova IP si critica che ha elementi copiati da un altro gioco. Se si fa un seguito si critica che è uguale al primo. Se si stravolge il seguito si critica che la serie si è snaturata. Poi se oltre a questo si aggiunge il fatto che a chi fa giochi interessa alla fine solo incassare, è normale che siamo arrivati a questa situazione.

    • non è vero basta solo fare un seguito che raccoglie gli aspetti positivi del precedente e risolve gli aspetti negativi tutti qui

    • hai fatto una considerazione giusta, ma anche in questo caso non si può generalizzare tutto il discorso. Prendiamo uno per uno gli aspetti che hai citato:
      -“Se non si fa un seguito ma una nuova IP si critica che ha elementi copiati da un altro gioco”
      Questo discorso si può fare per giochi come Dante’s Inferno: che cosa me ne faccio di una scopiazzatura di God of War? In altri casi invece, come Dead Space (vi giuro che non l’ho fatto apposta a prendere due giochi della stessa SH), prendono apposta spunti qua e là per creare un gioco ottimo sotto tutti i punti di vista.
      -“Se si fa un seguito si critica che è uguale al primo”
      Anche in questo caso, può essere una cosa giusta e sbagliata. Prendiamo Assassin’s creed: come ci ricorda anche Farenz, alla Ubisoft non frega una mazza di migliorare il combat system, e qui la critica ci sta tutta. Se invece prendiamo un Batman Arkham City, non vedo come questa critica possa avere effetto, visto che fondamentalmente è simile al predecessore, ma aggiunge meccaniche interessanti al gameplay.
      -“Se si stravolge il seguito si critica che la serie si è snaturata”
      Fortuna che ho gli esempi a portata di mano: reboot di Tomb Raider: uno dei migliori giochi dell’E3. Reboot di Devil May Cry: i fan vogliono uccidere gli sviluppatori.
      Morale della favola: le critiche è giusto farle, a patto che siano fondate, ma sui forum siamo capaci di giudicare se un titolo farà schifo o sarà un capolavoro soltanto guardando il logo.

  7. Credo che l’innovazione sia molto importante in un gioco: se in un brand famoso, di anno in anno venissero introdotte piccole novità e analizzate le vendite si potrebbe “aggiornare” un gioco, ma senza perdere troppi clienti perché da fps (se lo è, perché non ci capisco molto con i generi) è passato a free roaming…

  8. Ciao, sono nuovo, e dal mio nick potete notare che non sono proprio un “giovincello”… :),
    credo che lo sviluppatore di cui porti la dichiarazione non sia distante dalla realtà.
    Infatti non solo nel mondo dei videogiochi in qualsiasi altro mercato, l’innovazione è sempre una scommessa. Forse però, nasce l’incentivo per quelle SH di trovare qualcosa di innovativo che possa “sfondare” nel mercato e attirare l’attenzione dei videogiocatori.

    Quindi, continuamo a comprare FIFA, Uncharted, COD etc…. Sappiamo cos’è, sappiamo che possiamo giocare online con i nostri amici e ci assicuriamo che i server siano sempre popolati.

    Dall’altra parte, personalmente seguo giochi meno famosi, che però mi incuriosiscono, informandomi se i server ad essi dedicati sono ancora popolati.

    buona giornata.

  9. bhe io dico fifa praticamente ogni anno innova proprio di un 10%, l’ultimo cod mw3 è invece un map pack del 2!

  10. Secondo me l’innovazione va considerata soprattutto quando si fanno cose che dovrebbero mettere daccordo tutti e paragonare più generi di videogiochi come il game of the year. (hahahahahahahaha)
    Dal punto di vista delle SH è ovvio che approfittino il più possibile delle vecchie saghe che continuano a riscuotere successo, a loro mica interessa essere innovativi, ciò che conta sono i soldi. Per la scelta dei videogiochi, invece, diventano questioni personali (e lo dico io che quest’anno ho comprato al lancio portal, zelda e fifa), è ovvio che ogni tanto sarebbe bene variare ma se a qualcuno piace tanto una determinata saga chi siamo noi per dirgli che fa schifo?

  11. Il fatto è che questo discorso non fa una piega, però va detto che per quanto questi giochi vendano una madonna, non rappresentano il 100% del mercato videoludico. Ad ogni modo non sempre qualcosa di nuovo è da ricollegare ad un rischio, perchè dopo il Kinect ho capito che con la buona dose di marketing, puoi vendere qualsiasi puttanata ti passa per la testa, ed infatti così è stato.

  12. va detto comunque che complici di questo stile di vita sono anche i recensori, che ogni anno spacciano COD per capolavoro pur essendo lo stesso gioco da 5 anni. Cominciassero a dare i 5 a questi cinepanettoni, vedi come calano le vendite e sono costretti a cambiare le carte in tavola.

  13. Io sono d’accordo quando dice che la gente si lamenta sempre e comunque, si perchè invece che premiare lo sforzo e valutando oggettivamente le buone cose fatte, le persone criticano e basta, e poco importa se il gioco è fatto comunque bene e piace, si deve criticare per il solo gusto di farlo, non pensando che le case a furia di sentir lamentele si stufano e cominciano a non tradurre più o non fare scelte più innovative a preferendo la sicurezza, e come dargli torto.

    Insomma le SH fanno errori come tutti chi + chi – però finche si criticano gli errori limitanti tipo pass-ofline pass-online pss-start pass-pausa Hem cof cof, scherzi a parte, e vero che loro hanno le loro colpe ma è anche vero che molti giocatori non va mai bene niente.

    A queste persone farei fare un gioco e per ogni critica ricevuta farei una clausola che dice che gli si devono tirare 8 o 10 torte in faccia e altrettanti pomodori e poi fargli pulire tutto, chissa che non imparino che a tutto cìè un limite.

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