Tutto è nato da una mail che mi ha scritto Stefano alcuni giorni fa.
Anzi, se vogliamo fare i precisini della minkia, tutto è nato da una mia live su twitch (ADFarenz sì, è spam), probabilmente quella in cui mi ruppi i coglioni per due ore con Dying Light.
Ma avremo modo di parlare anche di ciò.
Tra i vari “Farenz usa le granate”, “Farenz ti piacciono i giochi di Naruto?” e “Ma Avo in quel video era al mare?”, domande che in genere mi fan venir voglia di chiudere la live, è per fortuna uscito un argomento interessante riguardo la pseudo-retrocompatibilità di PS4 coi giochi di PS2.
Utilizzo il prefisso pseudo– per ragioni che sicuramente avrete già intuito e di cui, anche in questo caso, avremo modo di parlare in seguito.
Si è parlato ovviamente del classico “Farenz cosa ne pensi di questa possibilità?” e senza girarci troppo attorno, fermo restando che la retrcompatibilità dei titoli PS2 su PS4 non mi interessa minimamente, , ripensando alle decine e decine di titoli che giocai sul primo monolite nero, affermai che l’unico gioco che ricomprerei oggi su PS4 è Grand Theft Auto Vice City, titolo che tuttora reputo il migliore della serie, se valutato ovviamente in base all’epoca in cui uscì.
Sia chiaro a chi abbia già avuto un malore in questo momento che non voglio decretare VC come “il miglior gioco mai uscito su PS2”, ma molto semplicemente come quel gioco che oggi avrei voglia di rigiocare. Tutto qua.
Questa mia uscita ha probabilmente smosso Stefano nell’acquisto di tale gioco, e vi riporto un estratto della sua mail che mi ha scritto.
“…. All’epoca dell’uscita dei GTA su ps2 ero un bimbominkia e da bravo nutelloso ho comprato solo San Andreas. Ieri ho comprato vice city su ps4 per provarlo e dopo 4-5 ore di gioco sono arrivato alla conclusione che è ingiocabile.
Guida imprecisa, fasi di shooting imbarazzanti, solo gps sulla mappa, un unico posto per salvare (almeno nelle prime ore di gioco), checkpoint inesistenti, quindi se muori a 10 secondi dalla fine della missioni, ti ritrovi in ospedale senza armi e dovendo rifare tutto da capo.
Un altro mio problema è il tempo, ho cominciato a lavorare e dal lunedì al venerdì non trovo il tempo da dedicare ai videogames e mi incazzo tantissimo se “spreco” tempo a dover rifare una missione da capo per qualche stronzata. Tutte le cose inseriti nei videogiochi odierni rendendoli più facili mi mancano da morire e dopo aver speso 15 euro per vice city mi piacerebbe anche terminarlo, ma ora come ora per me risulta impossibile continuare a giocarci….”
Non so quanto abbia influito sul giudizio finale di Stefano il non aver giocato a Vice City nel suo periodo originale d’uscita. Secondo me parecchio, tuttavia non riesco a biasimarlo del tutto.
Credo sia una cosa ovvia: giocare oggi a giochi del passato e giudicarli in base a come sono i videogiochi oggi è pericoloso.
Pericoloso perché rischi di non apprezzare ciò che i videogiochi furono un tempo e cosa portarono di nuovo durante quella generazione in particolare. Naturalmente i difetti elencati da Stefano sono presenti nel gioco, dal primo all’ultimo, e io stesso ammetto che se oggi giocassi ad un GTA tecnicamente moderno ma con difetti come l’assenza di un navigatore satellitare che mi indichi dove devo arrivare e l’assenza di checkpoint, sono sicuro al 100% che non riuscire ad apprezzarlo.
Perché per quanto mi possiate dire che i videogiochi di oggi siano più semplici di un tempo, cosa verissima, non ho difficoltà nell’ammettere che OGGI, con le mie problematiche di tempo (in poche parole col mio stile di vita) non potrei più giocare ai giochi di IERI.
Al tempo stesso però mi metto nei panni di Stefano e per quanto l’elenco di questi difetti siano pugnalate al mio cuore vizioso, cerco di fare un paragone piuttosto banale, ma che in questo caso secondo me calza.
Riuscireste ad apprezzare nel 2015 un film muto e in bianco e nero?
Io lo ammetto.
Ci ho provato e ce l’ho fatta solo rarissimamente.
Praticamente solo coi film di Chaplin.
Ma già un Metropolis di Lang mi ha tirato due coglioni non indifferenti, rendendomi conto che sono legato (forse troppo) alla tecnologia e a ciò a cui sono stato abituato fin da piccolo. Sonoro e colori.
Voi da che parte state?
Riuscite solamente a “condannare” Stefano per non comprendere le qualità del gioco per l’epoca oppure riuscite a mettervi nei suoi panni e a condividere tale opinioni.
Se fate parte della prima schiera, fatevi una sessione di 8 ore sullo Spectrum e non rompete i coglioni.
Ecco un 35enne… dopo aver ricevuto con il Plus i 2 GTA per PSP ero felicissimo di poterli giocare su Vita! (non avendo mai avuto una PSP).
Però già alla seconda o terza missione del vice city, quando devi spostare le casse col muletto nel magazzino che va a fuoco ho rinunciato!
Proprio per i difetti citati da Stefano.
Più che farne un discorso di “tempo libero”, molte, non tutte ovviamente, delle “facilitazioni moderne” nei videogiocchi, che definirei più propriamente caratteristiche (GPS, Log Mission, Ecc.), tanto ai tempi quanto oggi, li reputo un difetto del titolo. La sola e grossa differenza è che in precedenza non avevamo alcun metro di paragone, poichè in nessun Grand Theft Auto precedente si aveva avuto un GPS o una mappa più funzionale.
Sebbene sono fortemente convinto di questo, penso che sia altrettanto naturale che un giocatore “moderno”, perchè giovane o da poco appassionato ai videogames, subisca maggiormente il colpo, proprio in virtù del fatto di aver da sempre goduto di quelle features che ora sono da ritenersi mainstream.
Tant’è che, a parer mio erroneamente, spesso si parla di “giochi troppo facili” alla luce di queste nuove funzionalità, quando però invece, anni fa avremmo dato dentro la mamma al Gamestop pur di averle implementate.
Bhe, è comprensibile la frustrazione che si può provare nel giocare a un titolo vecchio con meccaniche di gioco a cui non siamo più abituati, ma non condivido molto.
È vero che GTA ha sempre sofferto del problema dei checkpoint, anch’io ho passato tantissimo tempo a riprovare delle missioni difficili, a volte anche frustranti, ma non si può considerare un difetto del gioco perchè non si ha molto tempo, o perlomeno non è un difetto dei giochi vecchi ma sostanzialmente dei giochi che richiedono tanto tempo libero. Vice City è un gioco lungo e per goderlo non si può avere “fretta” di finirlo come mi è sembrato di capire dalla mail, se no è naturale abbandonarlo dopo le prime ore.
Quoto in pieno, non sono giochi “mordi e fuggi”, GTA come anche altre serie AAA tipo Fallout, Metal Gear Solid ecc.. sono giochi che devi metterci almeno quelle due ore per goderli, sono quei giochi diciamo Domenicali dove si ha più tempo libero in genere e ci si può permettere magari di passarci un pomeriggio sopra.
Io non so che intende lui per bimbominchioso(se 8 anni o 14 anni all’epoca)ma se ha giocato a San Andreas,non dovrebbe avere problemi nel giocarsi Vicecity,il cui core di gioco a livello di controlli,è praticamente identico.
Neanche il tanto decantato GTA 4 (se non ricordo male)mi è sembrato cosi diverso sotto il gameplay,visto che bisognava sempre salvare nell’appartamento.
Alla fine a parte checkpoint nelle missioni,il cellularerompicazzoancheingame non è che sia cambiato cosi tanto.
Poi vabbe’ si deve essere proprio nabbi per lagnarsi della mancanza del checkpoint nelle missioni -.-”
Saro’ strano io,ma non è che mi dimentico come vada giocato un titolo fatto nel passato e ci metto anche quelli appartenenti alla mia infanzia.
Certo rimango cosciente se un aspetto del gameplay sia stato peggiorato o migliorato col passare del tempo,ma come dire sempre a casa mi sento.
L’unica volta che rimango smarrito è se con un gioco vecchio non ho mai giocato e questo presenta combinazioni strane,macchinose ecc…Boh pero’ me bastano semplicemente poche sessioni per abituarmici
Concordo che i giochi del passato dovrebbero essere visti per quello che sono stati e non con gli occhi di oggi
Mucus vecchio lupo di mare.
We nabbone come va?Ma non ci sei piu’ la(sai bene dove intendo)?
Contattami sul forum di Spazio che ti dico dove c’è anche il tuo super amicone XD
Il tuo super amicone l’ho beccato ieri nel posto che intendevo.Ma a causa di moderatori pericolosamente avviati ad essere futuri ekros sono stato bannato per nulla -.-“
Sono stato bannato pure io, se mi contatti sul forum in PVT ti do link di altre chat. Sennò qua facciamo conversazione inutile e magari diamo fastidio ad altri.
Secondo me dipende unicamente dall’evoluzione di una determinata tipologia di gioco. VC era agli albori degli open world, di strada ne è stata fatta tanta e quel che allora ci sembrava rivoluzionario oggi ci pare datato. Ma se per esempio prendiamo un Super Mario a 16 bit lo troviamo perfettamente giocabile anche oggi. Se prendiamo un Monkey Island 2 è addirittura meglio della maggior parte delle avventure grafiche uscite da allora a oggi. Questo perché questi due giochi sono usciti nella piena maturità del loro genere.
Fra poco usciranno i primi giochi in VR e vi sembreranno rivoluzionari. Fra 10 anni faranno ridere.
Bella farenz! Boh, io mi trovò alla grande a giocare a giochi vecchi, ancora mi spacco a metal gear solid 2 e 3, o ai vari silent Hill! C’è da dire che erano giochi molto più su binari, e che effettivamente i free roaming son stato il genere che più ha risentito della evoluzione tecnologica e del passaggio generazionale… Probabile che vice city sia anche per me ingiocabile, anche se tuttavia il clima che si respirava e la storia restano impareggiabili… Un remake ad hoc su ps4 con magari la mappa grande quanto GTA 5 e corposi extra lo comprerei ad occhi chiusi! Per restare in tema retrogaming, i giochi a scorrimento orizzontale 2d e i picchiaduro son quelli che, al contrario dei free roaming, invecchiano meglio sia per dinamiche che per grafica: super Mario dei primi anni 90 è ancora giocabilissimo, e anche metal slug mena alla grande… Per non considerare poi king of fighter 98, sublime! Insomma, nessun problema sul retrogaming, purché non sia un free roaming!
Io penso che i titoli retrò siano per i giocatori retrò. Ora non so se lui Vice City lo abbia giocato all’epoca, io si ed oggi non avrei minimamente problemi a rigiocarlo.
Sicuramente incide il fatto che per me VC è stato un capolavoro e che quindi l’ho giocato un sacco di volte, ma anche con titoli parecchi più datati che ho giocato poco, oggi non avrei alcun problema nel rigiocarli…
LOAD”*”,8,1
Si ma oltre ai controlli approssimativi per gli standard di oggi, il punto focale è che ad ogni morte durante una missione si deve:
1. dall’ospedale andare a recuperare le armi in un ammunation.
2. andare dal “datore di lavoro” a prendere la missione.
3. andare al punto di inizio della missione
4. fare la missione
5. MOLTO IMPORTANTE, tornare all’appartamento a salvare la partita.
La cosa bella volete sapere qual è? GTA IV ha gli stessi identici difetti con l’unico vantaggio di darti un checkpoint farlocco all’inizio della missione… perchè farlocco? perchè ti fa si ricominciare la missione come da punto 3 qua sopra, ma si ricorda che:
1. hai consumato il giubbotto antiproiettile al primo tentativo
2. hai usato 3 dei 5 proiettili del lanciamissili al primo tentativo
3. se non ce l’hai fatta con il giubbotto antiproiettile e 5 missili… vediamo come la fai bene senza.
Faccio un enorme fatica già con i film dagli anni 75 in giù, nonostante si parli di capolavori come 2001 Odissea nello Spazio, figuriamoci con i videogiochi, media la cui fruibilità è quasi per definizione legata indissolubilmente alle tecnologie che la rendono tale. Però esistono delle eccezioni e credo che la risposta al tuo articolo sia: dipende molto dal tipo di gioco (come anche per i film). Dipende in che modo è invecchiato, quanto la tecnologia dell’epoca faceva da perno al gameplay o alla fruizione del videogioco, quanto invece la narrazione sia importante, etc.. Personalmente gli unici titoli del passato (per me nato nel 1992) che sono riuscito a godere appieno e a finire sono i Final Fantasy. Saga che ho approcciato per la prima volta con FF X ad 11 anni (gioco che cmq era abbastanza complicato per la mia età) e di cui ho recuperato nel tempo tutti i capitoli precedenti (certo i primi 4 rimasterizzati). In particolare, credo di essere riuscito ad apprezzare il VI e il VII come forse ci sono riusciti al tempo i videogiocatori più anziani di me. Quindi secondo me, un GTA non è godibile perchè quello attuale è semplicemente una sua evoluzione in meglio in ogni aspetto. Mentre il VII ha un sistema di materie che è intrigante tutt’oggi e non si ritrova in altri capitoli, come anche la narrazione e il lore/setting cyberpunk della storia. Quindi in sostanza penso che dipende dal genere e dal tipo di gioco.
Detto questo avrei alcune domande per Farenz: ma hai comprato Fallout 4? Meglio PS4 o XBox One? Ma il Gatto ti sta tradendo con Yotobi? Recupererai Witcher 3? Ma Avo che fine ha fatto? Secondo te Oculus farà flop? Comprerai PS12 al dayone? Mi consigli di comprare il Wii U se mi fanno cacare a spruzzo i giochi Nintendo?
Sono dalla parte di Stefano, poiché ho avuto un’esperienza molto simile con Morrowind, gioco che ho abbandonato per via di meccaniche davvero molto vecchie, come il fatto che il successo di quasi tutte le azioni che puoi compiere è dettato dal caso o la totale assenza di una qualunque sorta di puntatore, non solo in una specie di GPS (che ci può anche stare) ma anche nella mappa del mondo, costringendomi ad aprire il diario continuamente per riguardare le indicazioni stradali che gli NPC mi hanno fornito, il che rende tutto davvero troppo lento e tedioso.
Io reputo VC il migliore della serie per quello che mi ricordo non tocco quel gioco da secoli , lo giocai sul pc all epoca, sinceramente non saprei cosa aspettarmi se lo recuperassi ora. Preferisco non rovinare i miei ricordi. Io ho notato che con i giochi vecchi se li ho già giocato e amati riesco tranquillamente a giocarci , invece mi è capitato di recuperare qualche gioco considerato un capolavoro ma che per me è risultato ingiocabile visto come siamo abituati oggi . Con i film non mi succede invece nel senso non ho mai provato a guardare un film senza sonoro ma con quello bianco e nero se sono belli rimangono belli il colore non fa la differenza
Si può guardare il tutto in positivo pensando che molti giochi retro tutt’oggi sono ancora validi. Un metal gear solid, un crash bandicoot, un parasite eve, un C-12 final resistance sono tutti giochi a cui ho giocato recentemente e a cui continuerei a giocare. E potrei anche citare giochi meno famosi quale un banale Egypt per PS1 a cui ho volentieri giocato un anno fa. Questo per dire che se un gioco è valido sarà valido sempre. Personalmente non ho mai giocato a Vice City, ma se quei difetti fossero veri allora sarebbero difetti prettamente del gioco e non del suo “essere vecchio”
P.S. Ci terrei a precisare che “meno checkpoint” non significa “difficoltà maggiore”. Se io ho già dimostrato di saper superare un punto del gioco, che senso ha che me lo fai rifare? È solo una perdita di tempo. Viceversa preferirei come difficoltà dei boss fortissimi, perché QUELLA è una sfida (aver sconfitto i boss finali di Vanquish a difficolta leggendario dopo mi pare 512 morti e bestemmie a mille rimarrà uno dei più grandi vanti della mia vita videoludica)
Sono fermamente convinto che i GTA pre-IV siano da giocare ESCLUSIVAMENTE con i trucchi e a livello serietà zero, perché altrimenti ci vogliono 20 ore di gioco prima di renderli vagamente divertenti. E pure GTA IV, all’inizio è molto boh.
Detto questo, particolare che secondo me influisce molto nel giudizio che si può dare ora su un gioco come Vice City, la realtà è che la stragrande maggioranza dei giochi di 10-20 anni fa oggi sarebbero ingiocabili per problemi puramente pratici, di ergonomia dei comandi e praticità dei checkpoint, che all’epoca non esistevano perché non c’era alternativa e quindi se ti frustravano semplicemente non giocavi a nulla che andasse oltre FIFA.
Faccio un esempio: il Water Temple di Zelda Ocarina of Time è considerato uno dei più frustranti dell’intera saga, eppure è bastato aggiungere un bottone per calzare automaticamente gli Iron Boot senza entrare nel menù e tre murales nella versione 3D per renderlo decisamente più alla portata di tutti. E di questi esempi ce ne sono tantissimi, e purtroppo rendono molti grandi giochi del passato molto meno fruibili ora.
C’è qualcosa che non mi torna.
Vero tutto ciò che Stefano dice, ma… Vice City è strutturalmente identico a San Andreas (e a GTA 3, di cui rappresenta uno spin-off): posso capire che non sia abituato ad alcune caratteristiche di quel titolo, ma doveva sapere a cosa andava incontro, IMHO.
Non stiamo parlando di uno abituato a Forza Motorsport alle prese con Lotus 3, o un giocatore moderno alle prese con Superfrog (per i consolari: sostituite con un Mario-Sonic a scelta): le basi del brand GTA, a partire dal 3, il primo in 3D, sono rimaste praticamente immutate nel tempo.