Non so se “slüngaà él broot”, la cui traduzione dal dialetto cremonese significa come da titolo “allungare il brodo” abbia la stessa connotazione anche in italiano. Credo di sì.
Qua dalle mie parti quando “allunghi il brodo” intendiamo dire che stai tirando la cosa per le lunghe, che stai perdendo tempo magari su dettagli poco significanti, tranquillamente trascurabili.
Perché oggi sull’Angolo si parla di minestre, modi di dire dialettali e dadi Knorr?
Perché recentemente mi è capitato di giocare a Call of Juarez – Gunslinger, quarto capitolo brand uscito circa un annetto fa solamente in versione digitale e che io, da buon rabbino, ho comprato solamente un paio di mesi fa trovandolo in offerta sul Marketplace della 360 a meno di 4 euro, a differenza dei (mi pare) 30-40 iniziali.
Che dire del titolo? È un classico fps “alla CoJ”, nel senso che se come me siete amanti di tutto ciò che riguarda il vecchio West e non avendo a disposizione un numero infinito di titoli dedicati a fuorilegge e sceriffi con la stella a sei punte sul petto, anche Gunslinger non può e non deve mancare nella vostra collezione.
Con “classico fps alla coj” intendo che vi ritroverete nelle situazioni più… ehm… classiche… che il mondo dei film (e dei pochi videogiochi) Western ci hanno proposto miliardi di volte: la sparatoria nel saloon, la carneficina di indiani, il livello sul treno, eccetera eccetera.
Per ritornare ad uno dei miei ultimi articoli, direi che Gunslinger riporta in auge il brand dopo lo scivolone del terzo capitolo “CoJ – The Cartel” ambientato ai giorni nostri. Una vera e propria merda.
Sia chiaro, Gunslinger non è un titolo perfetto e alcune scelte, sia narrative che di gameplay, le avrei sviluppate in tutt’altra maniera, ma credo che avrò modo di parlarne più nello specifico nelle prossime puntate di GameFathers, in quanto l’argomento di questo articolo non è una recensione del gioco. Per quello c’è spaziogames.it.
Partiamo da un presupposto, che spero vi porterà a dire la vostra, anche se non avete giocato nello specifico a Gunslinger, in quanto il ragionamento di base può essere applicato davvero a decine e decine di giochi di recente uscita.
Call of Juarez – Gunslinger l’ho finito in non più di 5 ore… 5 ore e mezza al massimo.
Ho giocato a livello normale (è possibile selezionare anche “difficile” e “molto difficile” si sblocca una volta finito il gioco) e non mi sono sbattuto nel cercare i collezionabili. Non mi sono nemmeno dannato l’anima per raggiungere il livello massimo in ogni caratteristica del nostro personaggio (è presente una specie di potenziamento ruolistico), ma francamente non credo sia possibile potenziarsi al 100% in un solo playthrough.
In poche parole, mi sono goduto la mia partita proseguendo nella trama (molto avvincente e narrata in maniera più che convincente, la rima non era voluta per niente, azz… sono meglio di Moreno) dando poco peso a tutto ciò che è di collaterale alla mia sei colpi e al mio fucile.
L’avventura, rispetto alle tempistiche di un titolo medio di oggi, dura meno… anche se leggermente meno rispetto ad una campagna di CoD. Tuttavia mi sono trovato in almeno 2-3 occasioni in cui il tempo che stavo “spendendo” su Gunslinger altro non era se non un resistere ad un’orda di 4-5 nemici, raccogli le munizioni dai loro cadaveri, avanza per altri 20 metri, altra orda di 4-5 nemici, raccogli le munizioni, eccetera.
Dal punto di vista narrativo, non servivano a niente.
Dal punto di vista “cinematografico”, non saprei. Se sono immerso in una sparatoria, non sto a notare quanto mi stia piacendo l’ambientazione o il tipo di regia proposta.
Dal punto di vista del divertimento… mah… ok che si tratta di un fps BASATO sul procedere uccidendo nemici su nemici, ma oltre ad accumulare EXP per il già citato sistema di progressione… a che pro ciò?
Non fraintendetemi, sia chiaro, è quasi doveroso che alcune fasi del genere siano presenti in ogni fps, ma mi chiedo QUANTO sia necessario inserirle. Perché partendo dal presupposto che un gioco come Gunslinger a me attira principalmente per la narrazione e per le ambientazioni western, se proprio vogliamo vedere, di fermarmi in un bosco ad uccidere i 1000 figli del capo tribù di turno, mi frega fino ad un certo punto.
Giusto per chiarirvi l’idea… se avessero tolto completamente queste fasi, il gioco probabilmente sarebbe durato 3 ore e mezza, ma personalmente lo avrei apprezzato ancora di più. Avrei rinunciato a massacrare molti nemici, avrei rinunciato alla parte ruolistica, ma avrei vissuto maggiormente l’idea dei duelli, della ricerca di vendetta da parte del protagonista verso il nemico (o per meglio dire Boss) numero 1.
Allungare il brodo quindi, quando serve e quando no?
allungare il brodo non serve! però purtroppo troppe persone giudicano ancora un gioco in base alla sua durata! basta vedere le valanghe di merda tirate contro MGS:GZ
hai preso il peggior esempio possibile
Beh, premetto che la cosa è molto personale, ma a me questi “allungamenti” sono piaciuti molto (frase ambigua ma va bene così).
Mi spiego, io ho avuto sensazioni praticamente opposte alle tue giocando a questo gioco, che come te ho pagato una miseria, a me è piaciuto molto il gameplay, mentre meno la trama, sostanzialmente perchè non ci ho capito un cazzo. Beh oddio, non proprio, la parte iniziale e quella finale le ho ben chiare, ma confesso che tutta la parte centrale a me è sembrata un minestrone (per restare in tema cibo) in cui hanno buttato i nomi più famosi del vecchio west (Butch Cassidy, Sundace Kid, Jesse James e via dicendo) che avrebbero avuto tutti a che fare con il tizio che stavamo inseguendo, e confesso che più di una volta mi sono chiesto perchè stessi andando a parlare/incontrare/uccidere un determinato personaggio. Il gameplay invece mi è piaciuto molto, sarà per il cel shading, che mi è sempre piaciuto, o per l’ottimo feeling che avevo con le armi, unito al fatto che alcune delle abilità rendevano il tutto abbastanza particolare, ma a me le sparatorie piacevano parecchio.
Quindi in questo gioco il brodo per me può anche essere allungato, mentre un gioco in cui mi è pesato abbastanza questo fattore è stato GOW, dove alla milionesima ondata di soldati, minotauri, arpie e via dicendo ammetto di essermi rotto un po’ le balle, quindi direi che la cosa varia da gioco a gioco
“Allungare il brodo” si dice anche dalle mie parti, è un detto diffuso un po’ ovunque.
Detto ciò, non ho provato il titolo ma ho intenzione di recuperarlo presto (anche io sono un westeromane con tendenze al rabbinismo), e devo dire che la presenza di una parte semi-ruolistica mi attira. Sono il primo a pensare che una buona trama in un videogioco sia quasi tutto, ma se alla trama si affianca un gameplay interessante riesco a godermi entrambe le cose senza che una vada ad oscurare l’altra.
Sarà l’argomento western a suggerirmelo, ma mi sovviene l’esempio di Red Dead Redemption: lì riuscivo tranquillamente ad alternare fasi contemplative di trama a fasi strettamente di gaming del tipo “adesso entro nel covo e lo ripuliscono in meno di 5 minuti”.
Questo è grossomodo il mio modo di giocare, sempre pronto ad alternare l’interruttore “ora si gioca/ora si osserva”. Per questo non penso di aver mai avuto la sensazione che il gioco stesse allungando il brodo.
Attenzione, eh? Non vorrei averti tratti in inganno.
La parte ruolistica altro non è se non un accumulare EXP ad ogni uccisione ed ad ogni collezionabile ritrovato, che ti consentirà di guadagnare livelli sempre maggiori di esperienza. Ogni “scatto” da un livello all’altro corrisponde ad un punto con cui sbloccare abilità particolari (come migliore resistenza, miglior abilità di ricarica dei fucili, miglior precisione, ecc.). Si tratta di una connotazione ruolistica direi ridotta ai minimi termini. Non aspettarti un Fallout :D
Il fatto di accumulare un minimo di esperienza di solito è quello che basta per aver voglia di andare avanti.
Se pensiamo Diablo prevede solo il cliccare continuamente col mouse per aumentare di livello o volendo ci sono milioni di persone online nei vari fps solo per far gara a chi ha più kill in classifica.
Avevo già letto qualcosa al riguardo, so già di non andare incontro a chissà quale RPG complesso ;) ora comunque sono molto curioso, lo reperirò al più presto!
Premetto di non aver giocato al titolo in questione, ma queste fasi sono quelle che mi fanno apprezzare meno gli fps rispetto agli altri genere, o meglio l’eccesso di queste fasi. Mi annoiano e non mi fanno godere a pieno la trama. Sono pochi gli fps che riescono a bilanciare queste fasi, mi viene in mente Bioshock Infinite, e anch’io a volte preferirei una durata più breve ma narrativamente parlando più intensa.
Dipende secondo me da quello che cerchi nel gioco, se sei interessato alla trama, ovviamente se ti mettono troppi nemici uguali da uccidere per avanzare ti annoi, ma può anche essere che sei stanco, vuoi sfogarti e tutto quello che di cui hai bisogno sia sparare a qualcuno per un pò senza tanti pensieri. In quel caso direi che funziona in piena.
Portando un altro esempio: sarebbe come se in Diablo volessi seguire la storia, ma i developer mi hanno messo tutti sti dungeon pieni di mostri che mi toccca fare fra un avanzamento di trama e un altro… Cavoli, uccidere i nemici E’ il gioco! Secondo me quindi, se ci si ritrova nella situazione di “noia” o non era il gioco giusto (perchè di base aveva troppo poca trama/azione per i tuoi gusti) o non era il momento giusto (se hai appena finito un fps, un altro fps subito dopo scazza, ben o male si è visto quanto ti è piaciuto Ni No Kuni poco dopo aver fatto Bravely Default).
Allungare il brodo ha una connotazione negativa, quindi naturalmente non serve ed è inutile, giustamente meglio un gioco corto ma intenso e coinvolgente. Se però proviamo a dare un lato positivo ad allungare il brodo, possiamo intenderlo come tutte quelle storie o avvenimenti secondari che non servono ai fini della trama principale ma permettono al videogiocatore, ad esempio, di immedesimarsi meglio nel protagonista o immergersi nell’ambientazione ricreata. In questi, se non estremizzati, casi ben venga!!
beh farenz stiamo pur sempre parlando di un fps “ignorante” la cosa fondamentale è mettere valanghe di nemici da triturare, il resto è di contorno.
Ma si…é un titolo così tanto per…io ho giocato la demo e basta e avanza, tu lo hai comprato spendendo pochissimo e ci stà, se invece l’ avessi pagato tipo 30-40€ scommetto che avresti cercato tutti i collezionabili giusto per dare un senso a tutti quei soldi spesi.
dipende da come lo si allunga, se si inseriscono quest secondarie decenti e non ripetitive o ricerca di collezionabili alla far cry 3 allora è ottimo, ma diventare ebeti ad esplorare tutta la mappa e saltare come canguri per raggiungere i collezionabili buttiti là senza senso allora no nel senso che evito di andarli a cercare se non ce li ho sotto il naso, altro discorso il recupero munizioni dai caduti: lo odio!!! preferisco il semplice cammina sopra le munizioni per riceverle che premi il tasto e relativa scenetta per recuperarle.
dipende: se a me piace moltissimo un gioco allora saró portato a svolgere gli incarichi secondari anche se sono uno la fotocopia dell’altro. Altrimenti in genere tralascio magari non completamente, ma in parte quelli che io chiamo i “riempitivi”…
costava 1200 points per precisione, il gioco é tarato correttamente secondo me ottimo titolo, assolutamente la brodaglia non mi piace per me da evitare… quello che fa incazzare é che a volte per certi titoli trovi solo quest brodaglia ripetute….
Come dicono tantissimi : dipende da come lo allungano il brodo e quanto il dado fosse buono già in precedenza ahah Se il gioco è meraviglioso , un gioco bellissimo che ti fa attaccare il naso allo schermo , allora allungare un pò il brodo non nuoce più di tanto all’esperienza . Forse però la parte più importante nell’allungare i giochi in questo modo , è far si che le parti “aggiuntive” si differenzino fra di loro . Se ad esempio ciò che mi allunga la partita è sempre la solita schermaglia con quattro cinque avversari , alla fine la cosa annoia . Ma se ogni volta questa parte di gioco extra varia , permettendomi di divertirmi in maniera differente , be , perchè no …
Allungare il brodo o meno? Dipende dai casi secondo me.
Ci sono titoli che preferisco che siano breve e intensi, senza aver bisogno di essere allungato con fasi inutili o che comunque non necessarie per godersi il titolo o completarlo (per esempio MGS)
Poi però ci sono alcuni titoli in cui missioni secondarie, fatte per allungare il brodo, sono talmente belle che non ne puoi fare a meno e quindi decidi di farle (skyrim, fallout).
Personalmente non guardo la durata di un titolo, ma ammetto che mi rode il culo se penso di comprare un titolo a prezzo pieno e poi questo mi dura in tutto 5-6 ore con fasi altamente inutili…
Ovviamente tutto questo varia in base ai gusti personali, c’è chi trova piacevole una determinata cosa e chi no…
Se poi queste fasi di allungare sono strettamente necessarie per rendere un titolo più longevo, che le facessero bene e godibili fino in fondo!
“allumgare il brodo” si dice ovunque:) . Comunque allungare il brodo non serve mai, ci si annoia e basta. Le parti che si possono evitare le taglierei fuori senza problemi.
Ci sono casi e casi, è difficile parlarne. Ci sono giochi che fanno della ridondanza di alcune sue meccaniche la ragione di esistere (nessuno si lamenterebbe mai che uccidere orde e orde di nemici in un FPS sia noioso). Però tutto sta nel “come io possa rendere le fasi ripetitive che danno carattere al mio gioco le più divertenti possibile”. In questo caso io credo che una trama di fondo sensata e ben costruita unita ad un design delle ambientazioni che non infastidisca chi gioca siano indispensabili per rendere il mio gioco divertente.
Una volta che ho gettato solide fondamenta e completato il “tetto”, poi “l’arredamento” della mia casa lo scelgo come voglio. Potrà anche fare schifo agli altri, ma nel complesso la casa costruita non è da buttar via. È una semplice questione di scelte.
Se il gameplay è convincente/appassionante, o se la trama può sopportare qualche momento morto, perchè no, ci può anche stare un’allungatina di brodo per far durare qualcosa in più il single. Più o meno è così per ogni gioco, es. GTA V nonostante sia stato esaltato da molti, ogni tanto aveva dei momenti “tirati un po’ li”, eppure non gli ha fatto poi così male.
Per la saga di GTA in generale “allungare il brodo” è fondamentale, non negativo. Quante missioni distaccate dalla storia principale abbiamo fatto nelle vesti di Carl o Tommy? Lo stesso, se non con maggior risalto, capita anche in GTA V, un gioco che a conti fatti col singleplayer ha deluso le mie aspettative (è stato infatti GTA Online il colpo di genio della Rockstar).
Appunto, proprio perchè sono missioni buttate li a cazzo, distaccate dalla storia principale, potevano benissimo non metterle e far beneficiare la trama in generale rendendola più godibile, invece hanno deciso di includerle comunque per far divertire lo stesso, pur allungando il brodo (e non di poco in alcuni casi). Mentre per quanto riguarda le mie opinioni su GTA V, la penso esattamente al contrario di te. XD
Single bello, uno dei migliori a livello di gameplay (secondo solo a San Andreas) e uno dei migliori a livello di trama (secondo solo a GTA IV).
Mentre l’online penso che sia l’insulto più grande che potessero fare a chi è appassionato di questa feature (a me non dispiace l’online nei videogiochi, anche se preferisco il single).
Praticamente inutile, qui non esiste competitività, e non è solo colpa della gente che popola questo gioco, ma anche di Rockstar e delle sue scelte infelici…e per certi versi ha anche meno possibilità del multi di GTA IV.
Paradossalmente, uno dei miei giochi preferiti online è Red Dead, dove lì regnava una certa competitività basata sull’abilità dei giocatori.
Io penso che tutta la rosa delle attività e delle missioni secondarie dei vari GTA siano di fatto elementi di gioco indispensabili per il brand, utili spesso a carpire appieno l’essenza del gioco e della location, e su questo sono d’accordo con MrUnk… Però mi pare non siano allungamenti di brodo. Possiamo parlare degli allungamenti di brodo DENTRO le missioni, questo sì, tipo in GTA IV in cui alcune serie di side quests, come le missioni della polizia, erano una identica all’altra: vai lì, massacro, vai via. Ma le missioni secondarie non credo di fatto possano essere valutate come “allungamenti”, ma come parti effettive del titolo, sia in GTA che in altri brand.
Sono però d’accordo con BigLeo94 quando dice che oltre che nelle missioni secondarie in GTA ci sono pure molte missioni della storia messe per allungare il tempo di gioco. Questo a mio avviso succede pochissimo in GTA V e succedeva invece molto in VC e SA, però è innegabilmente vero.
Almeno a mio parere, nel momento in cui le missioni secondarie NON servono effettivamente a niente, sono a tutti gli effetti degli allungamenti di brodo. Per le missioni principali posso anche capire, sai, i tempi morti a volte possono servire nella narrazione, ma le missioni secondarie, che generalmente sono basate completamente sul rapporto sfida-gameplay/ricompensa, devono servire a qualcosa in una maniera o nell’altra. Tu dimmi anche solo una missione secondaria di GTA V che sia servita a qualcosa veramente, se non per allungare la “broda” (cit.).
Vabbè, dipende cosa intendi per “non servire a niente”. Qualcosa non serve a niente per me quanto allunga solo i tempi senza innovazioni, con le solite meccaniche ripetute, con nemmeno uno straccio di storia plausibile dietro e senza provocarmi divertimento. Ma se per te qualcosa non serve a niente ogni volta che non contribuisce a portare avanti la trama principale del titolo…. Beh allora no, le quest secondarie non servono a un benemerito per te, nè in GTA V nè altrove, e non posso controbattere a riguardo.
Non per forza è questione di trama. Se vuoi buttarmi lì delle missioni secondarie così a boia, devi renderle utili per qualcosa, che sia a livello di trama o di gameplay, o anche solo per ottenere una ricompensa. Dimmi a cosa è servita, per esempio, la missione secondaria degli alieni (non è SPOILER). Si, ok, ti fai due risate, ma è palese che è stata messa li per allungare un po’ il brodo. Cioè, non è che se GTA è un free-roaming, allora bisogna buttarci dentro di tutto e di più senza aggiungerci un effettivo valore. Sempre per farti un es., in GTA 3 era possibile svolgere determinati compiti, tipo poliziotto, infermiere etc. etc…, ma sostanzialmente servivano a molto, perchè peremettavano di sbloccare dei bonus particolari che andavano a influire sul gameplay. In GTA V, per quanto mi sia piaciuto, tutto questo non esiste, per quanto riguarda le secondarie. Non ci sono missioni sec. utili nè stimolanti dal punto di vista della trama. A che cazzo servivano le violenze di Trevor? Sostanzialmente a niente, ok fanno divertire, ma sono messe lì per allungare il brodo. E anche per quanto riguarda la trama principale, si, ci sono stati degli allungamenti di brodo, tipo quelle 3 o 4 missioni subito dopo che Trevor arriva a Los Santos, momento in cui non combina un cazzo (tranne rivedere voi-sapete-chi).
Comunque, ripeto, come avevo scritto sopra, gli allungamenti di brodo ci stanno anche, purchè si contengano, altrimenti è normale che la gente si lamenti di carenze da parte di quel determinato titolo.
In linea generale Allungare il brodo non è mai una cosa buona, perchè secondo me denota mancanza di inventiva.
Tuttavia prendendo il tuo esempio (ed anche il mio che farò successivamente) la questione secondo me non è propriamente un allungare il brodo, ma semplicemente le motivazioni che ti invogliano a prendere un titolo. Nel tuo caso non lo hai preso in quanto FPS ma come un titolo dall’ambientazione Western, però bisogna pensare che effettivamente il gioco è creato più che altro per essere uno sparatutto, quindi è normale che ci siano le fasi da te elencate. Stessa cosa sta capitando anche a me in questi giorni con MAss Effect, che non mi ero mai giocato prima, apprezzo di più le parti di trama che quelle di shooting e molte mi annoiano. Tuttavia è stato pensato per essere avere quelle fasi action…spero di essermi spiegato xD
Ho abbandonato decine di giochi perché allungavano troppo il brodo… mi dispiace ma non riesco proprio a tollerarle, queste cose!
allungaa el brodt? meglio “slongare el brodo” veneto
diciamoci la verità la maggior parte dei giochi, in piccola o in buona parte, a livello di gameplay sono dei brodi allungati. E nonostante questo spesso durano niente! per far sloggiare la noia serve una storia ricca, colpi di scena, capovolgimenti di situazione. In due parole bisogna saperci fare a farli questi giochi.
final fantasy XIII 1 ,2 e 3 e ho detto tutto.
Ho giocato Gunslinger a difficoltà sia normale che molto difficile, raccolto tutti i collezionabili e ancora non ho portato al massimo tutte e tre le “classi”, servono tre run per sbloccare tutto :D
“Allungare il brodo”, inteso come aggiungere more of the same in parti del gioco giusto per aumentarne la longevità, per me è SEMPRE una cosa negativa. Se invece si parla di nuovi elementi, nuove missioni secondarie o nuove meccaniche, beh, allora dipende da molte cose e se ne può discutere, ma di fatto non è “allungare il brodo”. E per quanto sia una cosa che accade inevitabilmente, specie in questi titoli che di per sè durano tre petosecondi, la trovo una cosa piuttosto spiacevole.
Dipende.
Se il gioco sarebbe di base molto corto e il gameplay può reggere senza stancare qualche ora in più…perchè no?
Meglio.
Sempre meglio della sensazione di “embè” che ti lascia un GZ (non rispondo a commenti su sto “gioco” manco se mi pagate quindi risparmiatevi la fatica).
Meglio sazio che affamato a mio avviso.
Meglio lasciare un piatto perchè ne hai avuto abbastanza che non ritrovarti un bocconcino da nouvelle cousine.
Se poi il bocconcino lo hai pagato quanto un piatto completo è anche peggio, ma è un discorso a parte e non mi va di riprenderlo, che poi certa gente se la prende sul personale e a me gli unici bambini con i quali piace trattare sono i miei futuri figli, quindi nessuno per ora
Allungare il brodo?? Darksiders 2
Dalle parti di Palermo si dice: “allungà u sucu”. Non é brodo ma sugo, il risultato non cambia.
Per quanto riguardo le fasi ripetitive delle sparatorie, posso dire solo questo: quando ci sono i filmati, la gente si lamenta che non gioca.
Quando ci sono fasi da sparatutto, la gente si lamenta che non ci sono filmati.
Call of Juarez è sempre stato un gioco che si basa sulla carneficina di nemici più sfrenata, con tanto di effetto ralenty e proiettili che ti fischiano nelle orecchie.
Secondo me hai proprio sbagliato gioco se cercavi altro.
Comunque io avrei fatto sviluppato il gioco così:
trama principale (esempio: tizio ha ucciso la tua famiglia, devi trovarlo e ucciderlo);
missioni secondarie con una piccola “mini” trama (esempio: tizio ha sposato la figlia di caio, ma poi ha rubato i soldi alla figlia di caio ed è scappato. Trovalo e riporta indietro i soldi. Scelta libera se ucciderlo o meno)
missione principale->[filmato]->[sparatoria o compito o esplorazione];
missione secondaria>[filmato]->[sparatoria o compito o esplorazione];
ecc…
In questo modo il gioco non sarebbe stato troppo lineare, ed avrebbe convinto tutti (sia chi guarda di più la trama, sia chi guarda di più le sparatorie).
Comunque Gunslinger, se non erro, è un gioco sviluppato con un budget basso e in tempi brevi, quindi era anche naturale che andasse a finire così.
PS: Avete in programma di aggiungere un tasto EDIT per i commenti?
Se sbaglio a scrivere qualcosa non posso modificare il mio commento.
Tral’altro alcuni simboli, se messi all’inizio e alla fine di una frase, cancellano la frase e vengono mostrati solo i simboli.
Dipende dai giochi. Adorando gli rpg e volendo spolparli per bene è inevitabile che mi piacciano anche le missioni secondarie e quindi le allungate di brodo. Per altri generi cerco di evitare se possibile.
Cmq sta storia del brodo mi ha ricordato un mio trauma infantile dove il sabato sera mia madre preparava la pizza ma prima pretendeva, mai capito perchè, che finissi un piatto di brodaglia….sofferenza e fastidio!
quando in un videogioco “allungano il brodo” credo sia principalmente per un motivo: se un gioco dura meno di 5 ore un sacco di persone lo evitano come la peste perchè “gnegnegne a me piacciono i giochi belli e difficili come skyrim che durano tanto, non quei giochini da casualgamer che durano 3 ore” =)
secondo me in un gioco fatto bene non si deve avere questa sensazione: cioè ogni cosa che fai, ogni zona in cui ti trovi, dovrebbe avere qualcosa di nuovo, un modo diverso di poterla approcciare, una tipologia diversa di nemici, qualche accorgimento che ti permette di non sentire la sensazione di deja vu.
il discorso rimane molto personale ovviamente, a me non da troppo fastidio quando viene allungato il brodo se il gameplay è di mio gusto, ma ovviamente a tutto c’è un limite: 3 o 4 zone uguali sono un conto e ci possiamo ragionare, 10 è un no a priori
è dai tempi del commodore64 che sono un casual gamer…il problema non sono i giochi, sono io. Non riesco a finirli se non in alcuni rari casi. Mi annoiano e mi piace sopratutto l’eretto effetto di possederli senza doverli necessariamente finirli. Poi li vendo ma non conta perché li ho posseduti già, avendoli…per quello che mi riguarda gli sviluppatori possono allungare i brodi fino a che gli pare, che manco li cago…