(NB: Il Presente articolo ha un pippone iniziale, ma nella sostanza, se volete tagliare corto, passate all’esempio pratico dopo la linea, sul quale chiedo un esplicito confronto).
In quanti modi i videogiochi stanno oggigiorno chiedendoci soldi?
Non si tratta più di una semplice transazione con scontrino dal proprio negoziante. Soldi sul banco, gioco comprato, amen.
Ora ci sono DLC, Pacchetti Bonus, VIP Pass, On-line Pass, Pacchetti Mappe, Oggetti esclusivi, Limited editions
C’è chi è contro, chi pensa che siano solo parti di gioco tolte e poi rivendute per fare cassa, chi è possibilista (chi li vuole li compri).
Chi li rigetta tutti a prescindere e si affida solo ed unicamente allo scatolato, e chi al contrario non fa alcuna distinzione e paga e compra tutto ciò che gli interessa a prescindere del come gli viene fornito (magari con qualche maggiore sensibilità sul “a quanto” gli viene offerto).
Fin qui comunque si tratta di aggiunte, di feature “Bonus” che aggiungono qualcosa: che si tratti di una serie di missioni, un pezzo della trama, qualche macchina, un vestito, armi o mappe…
C’è poi una gamma di transazioni diversa, venuta a galla qualche tempo fa e sempre più dilagante.
E’ quel tipo di pagamento richiesto per “avanzare più velocemente nel gioco”.
Freemium, Free-to-Play…trascendiamo un attimo dalle definizioni ed andiamo sul concreto con qualche esempio.
Stò giocando a Battlefield Ventordici.
Voglio sbloccare quel fucile che mi ispira un sacco. Costa 25000 punti esperienza.
Posso comportarmi e ragionare in 3 modi:
1) Il videogiocatore “Contro” queste politiche spendaccione per “PRINCIPIO”. Questi suoi principi gli impongono di non scucire un centesimo. Quindi ci metterà magari 3 mesi di kill a “farmare” così tanti punti esperienza, ma quel fucile sarà suo solo tramite i punti esperienza del gioco.
2) Il Videogiocatore “Pragmatico”. Come PRINCIPIO di base anche lui si impone di non spendere, salvo eccezioni o casi che ritiene particolarmente ficcanti, o in cui “lo sbattimento” non vale la candela. Capisce che 3 mesi per guadagnarsi un fucile sono troppi, e che 1 euro gli permette di comprarsi il set completo di fucili, da esperienziare nelle sue sessioni di gioco. Quando gli ficca “essere completista” sul tal gioco quell’euro lo spende.
3) Il Videogiocatore “Spendaccione”. Il PRINCIPIO che utilizza è: “Mi ficca? Costa il giusto? Allora lo compro subito, perchè aspettare?”.
Ora ho fatto l’esempio del fucile di Battlefield, spesso scomodo a molti utenti. Ma pensate se al posto di quello ci fosse la gemma di Dark Souls che permette una feature ficcante (evocare umani…?), alle mappe dei segreti di Assassin’s Creed o alle auto potenti subito sbloccate in un gioco.
Io per esempio, aborro questo ultimo caso di chi si avvale di € reali, per bypassare l’escalation prestazionale tipica dei giochi di auto alla Forza/GT (vedi il Gatto che si compra la Enzo con i gettoni perchè la voleva avere subito).
Trovo che il bello del gioco stia proprio nel “Guadagnarsi” le varie auto, quindi non mi piace “spoilerarmi” le auto fighe cacciando il soldo.
Tuttavia è anche vero che in un gioco come GT6, in cui vengono elargiti soldi molto lentamente rispetto al progresso in carriera, ed in cui anche finendo il gioco si è ben lungi dal possedere il patrimonio necessario a comprarsi tutte le auto, se ci fosse un’opzione “finita la carriera paga € 9,90 e tutte le auto che non hai ancora comprato saranno tue”, pagherei subito.
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Ora però voglio sottoporvi un caso particolare, capitatomi giusto ieri sera, che mi ha visto mettere in discussione i princìpi fino ad oggi da me adottati.
Si tratta della mappa con indicati i “collezionabili” di Forza Horizon (il primo eh, che il 2 l’ho appena cominciato!).
Di solito, dato che mi piace collezionare gli “atlanti” dei giochi free roaming (che vi ostinate ancora a chiamare “guide”), utilizzo questi per consultare le location dei collezionabili che non ho trovato autonomamente.
In questo caso quelli di Turn 10 avevano cercato di approfittarsene, chiedendo di “spendere” ai videogiocatori completisti, interessati ai collezionabili, per avere la mappa con tutti i siti in cui questi sono localizzati.
Inizialmente avevo pensato “sto cazu! Se me ne mancherà qualcuno me li cercherò con qualche guida on-line” (dato che guide cartacee sul gioco non erano state prodotte).
E difatti eccomi giocare mentre tengo sotto mano l’ipad con la guida di IGN, molto ben dettagliata.
Purtroppo però il gioco non ti mette ben in evidenza quali di questi 100 collezionabili sparsi per la mappa hai già raccolto e quali no. Mette un pallino grigio quasi invisibile.
Reso inoltre ancor più invisibile dalle icone delle gare sparse per la mappa, che spesso coprivano questi pallini.
Risultato? Dopo aver cercato per più di mezz’ora di raccapezzarmi, spuntando più volte i vari pallini, quando me ne mancavano appena 2 su 100, ho mandato tutti affanculo, ho speso i 95 centesimi ed acquistato la mappa, che mi ha immediatamente evidenziato quali minchia erano i 2 pallini mancanti.
Il videogiocatore con sani principi che è dentro di me è inorridito.
Tuttavia ha dovuto soccombere di fronte all’evidenza espostagli dal videogiocatore pragmatico: continuare a girare per un’altra ora non mi avrebbe garantito di concludere l’obiettivo che mi ero prefissato, ma soprattutto sarebbe stata un’ora in cui non mi sarei divertito, anzi, in cui sarei andato a minare profondamente la mia stabilità emotiva, che altresì sarebbe rimasta insoddisfatta se avessi deciso di lasciar perdere e non portare a termine l’obiettivo.
In poche parole ho speso quasi 1 €, ma visto quello che mi ha consentito, visto quello che mi ha risparmiato in termini di tempo (risorsa per me assai più onerosa di stì tempi), ho percepito quella somma esigua come “ben spesa” (anche perchè esigua, appunto).
Secondo voi, ho descritto io un caso limite?
Sono stati bravi i Turn 10, ad intercettare il giusto prezzo/beneficio di questa feature?
Quand’è che reputate il tempo speso in un determinato tipo di fase di un videogioco intrigante, e quand’è invece che quel tempo speso diventa “scomodo”?
Pensate ad eventuali farming di vari giochi, recenti e meno recenti. Pensate a varie opzioni sbloccabili, e poi sappiatemi dire la vostra.
Un plauso per l’immagine dell’articolo. Swag per sempre
La goccia che ha fatto traboccare il mio vaso sono stati i DLC di Final Fantasy XIII-2, dopo averli presi tutti e non essere rimasto soddisfatto neanche di uno che uno, in particolare Requiem della Dea, che in teoria era l’estensione del finale del gioco, che di merda era e merda è rimasto. I vari DLC di Assassin’s Creed 3 e 4 dopo averli visti in gameplay su youtube li ho evitati come la peste. Forse il pro dei gameplay su youtube è proprio questo; vedere se qualche “stronzo” (in senso ironico chiaramente XD) ha il fegato di comprarli e farci i video, sfotterlo (XD) e decidere di conseguenza.
Nell’elenco hai dimenticato i “famosi” avatar e temi dinamici xD
ogni volta che in un gioco mi si presenta davanti l’opzione di pagare per un contenuto aggiuntivo, sia esso un dlc oppure un oggetto sbloccabile, il mio cervello freeza e ritorna indietro di 15 anni, mostrandomi l’immagine di me stesso fanciullo, col pad ps1 inchiodato ai palmi, a spendere ore ed ore di vita tentando di trovare tutti i pezzi dell’armatura di dracula in Symphony of the night…
Non rimpiango in solo secondo di quelle serate buttate di fronte alla tv e mi chiedo: perchè al giorno d’oggi non abbiamo più voglia di impegnarci nel completamento di obiettivi o missioni? Perchè accettiamo di pagare per vedere la fine del gioco che abbiamo già pagato?
Perchè siamo meno appassionati e determinati? Perchè siamo più vecchi e impazienti? Perchè viviamo nella civiltà del tutto e subito senza fatica? O forse perchè i giochi sono meno divertenti?
Probabilmente un mix di tutti questi motivi…
Passato il flashback temporale, ritorno alla realtà e, a volte, acquisto il contenuto… Pentendomi 5 secondi dopo la fine del download.
Non possiamo semplicemente NON finire il gioco al 100%? Magari cercando di goderci l’esperienza di gioco piuttosto che le statistiche?
Forse sono andato un po fuori argomento con il mio sfogo di prima, un esempio simile a quello dell’articolo mi viene in mente Fruit Ninja dove a volte sono stato tentato di sbloccare le lame e gli sfondi che mi mancavano, se non fosse per il fatto che dopo un aggiornamento ne hanno aggiunti millemila e il gioco non ti dice nemmeno cosa devi fare per sbloccarli, ti schiaffano quanto devi spendere, come se fosse scontato doverlo fare solo con la dindanza.
Scusate, riprendendo l’esempio della “mappa” di Horizon 1, che mostra la locazione dei cartelli, vorrei far notare come oggi ci stanno facendo pagare euro su euro per quelli che una volta erano i “cheats” dei giochi.
Per chi ha giocato nell’era Play Station non sarà difficile ricordare le riviste PSM-PSMania con le edizioni speciali “BIBBIA DEI CODICI”, che uscivano regolarmente, e raccoglievano tutti i codici utilizzabili nei giochi per ottenere le classiche invincibilità-soldi infiniti-tutte le armi e via dicendo. Avevano poi tutta la sezione dedicata ai codici alfanumerici per Action Replay, GameShark e Xploder.
Ora, uno potrebbe dire che si “pagavano” pure queste riviste, i loro 2-3-4 euro.
Ma queste informazioni non erano certo esclusiva di una rivista, ovviamente… E, tantopiù, una rivista poteva esser condivisa da quanti?
Oggi invece paghi per un “trucco”, ma non è che da li in poi tutti sanno come applicare quel trucco, gratis…
Oggigiorno quali videogiochi hanno ancora i codici per “barare” già inclusi quando sono messi in vendita? Intendo le password da usare, le combinazioni di tasti, i nomi da scrivere al posto di quello del giocatore, e tutte ste cagate qui?
Vi rispondo io: nessuno, salvo rare mosche bianche (come i GTA, anche se nel 5 manco esiste il codice per il denaro infinito…).
Vorrei altresì farvi notare, con tutto il mio sdegno, che su console ora tutte queste possibilità di “baro” sono diventate a pagamento, principalmente per la natura “closed” delle console.
Abbiamo ancora la possibilità (su 360 e PS3 almeno, sulle nuove non mi pare) di poter editare i salvataggi di alcuni giochi e modificarli “truccandoli”, se vogliamo levarci qualche sfizio, ma taluni savegame sono protetti, e in altri giochi è “inutile” editare i save.
E, sdegno maximo quando penso a questa cosa, di contro su PC praticamente la totalità dei giochi è “influenzabile” tramite modifiche ai file di gioco (file .ini e .cfg vari) oppure tramite i trainer (i più gratuiti).
In generale, fai quel che razzo vuoi senza dover pagare 1 euro…
Dopotutto solo un folle che compra un AC Black Flag (per esempio) su PC, andrebbe a pagare per comprarsi il legname/ferro/denaro aggiuntivo per potenziare la nave, quando tramite banalissimi programmi che leggono i valori delle stringhe di gioco può cambiare a piacimento questo semplici NUMERI contenuti nei dati del suo gioco.
Il punto è quello. Paghiamo per poter modificare dei NUMERI dentro il NOSTRO savegame il più delle volte.
Ditemi voi se, chiarito questo punto, c’è davvero da pensare se sia “giusto o sbagliato” dover sborsare denari per una cosa del genere.
Pensateci, perchè a giustificare tali comportamenti, finiremo a dover pagare anche dell’altro, senza alcun limite di immaginazione…
credo che la scomparsa dei codici sia dovuta alla sempre più massiccia componente online dei videogames, i giochi una volta erano più “solitari”, e i trucchi servivano a divertire per tempo andare il giocatore ( che tra l’altro teneva i giochi per molto tempo, quanti al mondo oggi giocano allo stesso gioco per più di un’anno?)
adesso molti giochi puntano tutto sulla componente online, che impone onestà verso gli altri.
A mio avviso GTA V ha ancora i trucchi perché ti permette di divertirti in singolo anche dopo la fine del gioco, cosa rara di questi tempi, e credo che non esista il trucco dei soldi in quanto a fine gioco hai circa 25 milioni di dollari, penso bastino ai più.
E poi in alcuni giochi la modifica dei salvataggi prima della fine della campagna ha a mio avviso solo un effetto controproducente, facendoti perdere il senso di sfida che ti invoglia a giocare
Sicuramente la componente online richiede che i codici non siano utilizzabili, ma non serve rimuoverli del tutto per questa ragione.
Inoltre oggi si da troppa importanza ai trofei/achievement, cose che in passato non c’erano eppure si bestemmiava lo stesso per sbloccare tutto il sbloccabile dentro un gioco.
Oggi perchè c’è bisogno dei trofei?
Per bullarsi con i gli amici nutellosi per aver vinto più nutella di loro?
E se sono così importanti, perchè a nessuno importa se esistono save moddati e metodi vari per racimolari trofei a babbo morto?
A me ha sempre fatto ridere che in alcuni giochi, pochi, dove i cheats sono ancora presenti, i trofei venissero disabilitati quando venivano utilizzati… E quindi? Chi invece li vince usando i bug o usando i savegame scaricati dal web? Allora va bene perchè c’è lo “sbatti” di aver fatto qualcosa in mezzo :D
Son tutti discorsi inutili alla fine, perchè il concetto resta sempre quello di IMPEDIRE di poter fare qualcosa con i giochi che una volta invece faceva parte del gioco stesso, ossia il poter “barare” per battere la CPU.
Il discorso di editare i savegame è una libertà che ogni giocatore, se libero di usufruirne, si gestisce da solo.
Il senso di sfida è una cosa soggettiva, come chi si diverte a giocare a livello super-facile, mentre altri devono per forza finire il gioco a livello difficile o superdifficile già la prima volta che giocano.
E’ solo una questione di scelte, ma nel momento in cui le scelte TE LE TOLGONO, allora decade il tutto.
E l’unica scelta che ti propongono oggi è tra pagare e non pagare… Bello eh?
Sottolineo questo passaggio:
“A me ha sempre fatto ridere che in alcuni giochi, pochi, dove i cheats sono ancora presenti, i trofei venissero disabilitati quando venivano utilizzati… E quindi? Chi invece li vince usando i bug o usando i savegame scaricati dal web? Allora va bene perchè c’è lo “sbatti” di aver fatto qualcosa in mezzo :D”
Se invece tutti questi metodi fossero resi davvero impossibili da praticare (savegame condivisi, cheats…) il tutto acquisterebbe un valore diverso per te?
Concordo appieno.
I polli da spennare sono sempre esistiti (guai se non ci fossero, fanno girare l’economia), quindi qualcuno disposto a pagare per cazzate ci sarà sempre, in ambito videoludico come in tutti gli altri, ma non posso fare a meno di pensare che, se ci attacchiamo così tanto a punteggi, statistiche, record e trofei vari in giochi dove non è quello l’obiettivo principale, secondo me vuol dire che sono giochi poveri poveri dal punto di vista del divertimento e dell’intrattenimento.
Voglio dire, se gioco a tetris l’unico mio obiettivo è fare punti. Ma se gioco ad AC o Forza, perchè devo essere così ossessionato dagli obiettivi secondari al punto di spendere dei soldi per ottenerli????
l’esempio perfetto di gioco pay to win é asphalt 8: uno dei migliori giochi per smartphone-tablet per grafica e gameplay. Purtroppo le sue buone qualitá sono minate da una giocabilitá pessima: le auto costano uno sproposito e acquistarle con i crediti di gioco é un’impresa estenuante. Se anche volessi acquistarle con cash reali dovrei essermi bevuto ventordici superalcolici in quanto hanno un costo davvero irragionevole (un pacchetto di auto 99,99€!!!!!!). Resto basito… A questo punto fate pagare il gioco in se anche 4-5€ ed eliminats gli acquisti in app.
É sottointeso che sensa tali auto é imposdibile avanzare nel gioco, l’abilitá del giocatore é ininfluente!!!!
A me successe la stessa cosa cercando di platinare il primo Infamous per raccogliere quelle sfere blu. 100 sfere sparse per tutta la mappa di gioco segnate alla come viene sulla mappa della guida e io ero lì a spuntarne una alla volta quando li trovavo. Arrivato al punto in cui me ne mancavano 2 sono andato in crisi e tirato giù mezzo mondo perché non li trovavo e avrei preferito tanto fare come te, spendere quella cosa di soldi e sbloccare i restanti sulla mappa ma il mio lato da giocatore “pulito” mi ha fermato col suo onore… Mi sono messo l’anima in pace e ho girato su internet tra YouTube, siti e guide varie alla ricerca di questi che mi mancavano e alla fine sono riuscito a raccoglierli tutti :D
Il fatto è Francesco che indipendentemente che si parli di Forza, di Assassin’s Creed o di qualsiasi altro gioco, il fattore “soldi ben spesi” per qualsivoglia acquisto in-App/in-game va sovente a braccetto con la concezione che ognuno di noi ha di Achievemets/trophies hunter e di conseguente completismo.
Credo che ogni caso sia quindi a sè stante.
Se la mappa che hai utilizzato inizialmente su iPad fosse stata più chiara e leggibile, avresti comunque speso i 95 centesimi per acquistare quella che ti offre la software house? Probabilmente sì, probabilmente no.
Io in genere sono una persona che non comprerebbe mai e poi nessun tipo di dlc, come più volte ho raccontato in questi lidi, ma sono anche uno che una volta ogni tanto tenta di millare/platinare il gioco che sta mordendo.
Se non riuscissi a trovare in rete “aiuti” validi (come mappe, ecc) probabilmente un pensiero sui 95 cent ce lo farei.
Ma, ripeto, dipende da gioco a gioco.
Rispondo a VIPERFRITZ:
Se per “tutto” intendi microtransazioni e trofei, il valore di una microtransazione e di un trofeo/achievement, esisterebbe, FORSE, in un mondo ideale in cui non si sono mai viste, prima e dopo, possibilità alcune di ottenere in un gioco un “bonus” tramite l’uso di trucchi-modifiche di alcun tipo.
Ossia un mondo in cui qualunque videogioco era totalmente blindato e per andare dal punto A al punto B avevi solo la possibilità di fare quello che serviva, nel gioco, senza deroga alcuna (bug, cheats, trainer, mod, file hack).
Oggigiorno, come tutti ben sappiamo, è dura anche solo immaginare una cosa simile, proprio perchè si sa che ogni sistema di sicurezza atto a proteggere altri sistemi può esser bucato, figuriamoci un “semplice” videogioco, che dovrebbe solo avere il fine di divertire una o più persone.
Detto questo e ipotizzando che tutti i trofei ottenuti al mondo fossero legittimi al 100%, il loro valore sarebbe quello di “testimoniare” che tale utente ha fatto tale cosa nel tale gioco.
Chi non c’è riuscito invece ha la testimonianza contraria. La loro valenza sarebbe questa, e, se devo dare il mio parere personale, nel mio caso conterebbero come l’amico che mi viene a dire “ho finito il tale gioco a livello difficile”, e gli risponderei “bravo!”. Ecco la il valore che avrebbero, senza contare che potrei dire “e se lo hai fatto finire ad un altro che ne era capace?” :D
In questo idilliaco mondo dove tutti hanno il loro curriculum da videogiocatore con trofei e annessi e connessi, inseriamo poi le microtransazioni (valorizzate perchè, come supponevamo prima, è impossibile usare qualunque altro metodo per “barare”) e BOOOOM. Ora chi è che stabilisce se è giusto o meno usare le microtransazioni in un gioco dove poi si vincono i trofei? Li disabilitiamo per chi paga i powerup? Segnamo i trofei di chi paga come trofei “nabbo version”? Perchè un completista che non ha pagato nulla per concludere un gioco dovrebbe stare sullo stesso piano di uno che ha pagato dal principio alla fine oppure di qualcuno che anche una sola volta, alla fine, ha ceduto al Dio denaro?
Dove voglio arrivare?
A dire che forse si stava meglio quando tutte queste questioni non esistevano, quando il completionist era quello che sbloccava tutti gli oggetti/livelli/bonus dentro il gioco e aveva il punteggio più alto (e non quello che aveva dei badge che dicono che hai giocato col pg vestito di rosa o hai guidato l’automobile in retromarcia per 1000miglia), e i nabboni erano quelli che usano i trucchi per proseguire (e non quelli che aprono il portafogli per pagare) e nessuno veniva additato come cheater se si metteva a stronzeggiare con i trucchi in un videogioco.
Io per principio non compro nulla di dlc season pass ecc., gioco quello che è il gioco e amen non sono completista e raramente prendo più del 50/60% dei trofei di un gioco anzi spesso li finisco e sono al 20/30% a me star li a cercare di prendere tutto rovina l esperienza del gioco.
Poi logico ci fosse un qualcosa che veramente mi attira a prezzo giusto magari un pensiero c’è lo faccio.
Comunque sempre copia fisica del gioco se no passo unica eccezione ni no kuni preso dallo store mi pare a 7/8 euro.
posto che nei panni di francesco avrei fatto la stessa cosa, qui la domanda non è cosa andrebbe fatto in tali situazioni ma se è normale dover pagare per avere “aiuti” in game che dovrebbero essere già compresi.
Mi rifaccio al tuo esempio per essere più chiaro:
se non è per spillare altri soldi, allora perché non esiste una mappa che mostra i collezionabili già presi?
altro esempio: murder soul suspect. Gioco che ho gradito il cui unico fattore di difficoltà di gameplay è la ricerca dei collezionabili. se ci fosse stata una mappa a pagamento l’avrei presa, ma perché non è già inserita nel gioco questa feature se non per spillare altri soldi?
Io odio aborto schifo il concetto di completismo (ho giochi su cui ho passato 200 ore senza platino) per cui meh… La mia parte pcista invece aborre qualsiasi tipo di acquisti nei free to play, figuriamoci per completare al 100% giochi per cui ho già sborsato 30-40€
Secondo me dipende dal gioco e da quanto siamo scimmiati.
Per esempio di Mass Effect ho speso più di dlc che di giochi visto che li ho presi usati ma tuttora
ritengo ne sia valsa la pena perchè approfondivano la trama e me li sono goduti.
Di Dragon Age Origins invece ne avevo selezionati solo un paio che mi interessavano, di altri giochi
con meno hype me ne frego e mi accontento del gioco natural visto che non sono proprio completista.
Ovvio che le softare house cercano di monetizzare e in linea di principio potrei essere d’accordo purchè
il gioco possa essere terminato senza contenuti extra, se voglio sbloccare tutto senza perdere troppo tempo mi potrebbe stare bene pagare una modica cifra, un onesto obolo.
Ma che gusto c’è a pagare per completare? Sarebbe come per una squadra di calcio comprare le coppe da esibire in bacheca! (nessun riferimento a fatti o cose realmente accaduti!)
insomma, dato che avevi completato quasi tutto da solo… hai pagato un euro per un obiettivo. bravo
boh… a me sembra un controsenso il pagare per semplificare un gioco, che dovrebbe per definizione farti trascorrere il tempo divertendoti, non certo facendoti innervosire! quindi tu paghi, ma dimmi: questo ti soddisfa davvero? o ti fa semplicemente capire che il gioco ha evidenti, anzi voluti, difetti di programmazione?
Io sono contrario alle scorciatoie a pagamento di principio.
Innanzitutto perchè sono tirchio, MOLTO tirchio, ma anche perchè sono troppo orgoglioso per arrendermi a questi schifosi venditori di gameplay bell’e fatti. Se voglio davvero fare una cosa, mi ci impegno, ci smadonno, ma se proprio non riesco ad avere pazienza la lascio lì e festa finita, me ne faccio una ragione. Mi viene in mente il Gioco Alcolico di WD: mentre ci smattavo sopra avrei ardentemente desiderato di rinchiudere il CEO di Ubisoft in uno scantinato buio e pieno di ratti in cui l’unica via di fuga sarebbe stata una porta che si apriva soltanto una volta battuti tutti e tre gli ubriaconi di Chicago, ma allo stesso tempo ero conscio che non avrei mai speso dei soldi per cazzate simili, e se poi la pazienza non avesse dato i frutti che poi ha dato, probabilmente l’avrei mandato a fanculo e via.
i collectibles, dici. Sì, i collectibles sono stronzi, ci sono passato anch’io nella situazione di dover rivisitare TUTTE le location dei collectibles per vedere con una guida quali ti mancano, ma che senso ha pagare per farteli mappare? La cosa perderebbe di senso per me: io i collectibles o cose simili li cerco per spirito di completismo, e vado a caccia della soddisfazione che si ha dopo aver fatto un 100% bello pulito. Ma se poi devo pagare per averli, bello spirito di patata! In quel caso è falso completismo, perchè poi alla fine ho fatto ben poco, anzi, ho pagato per negarmi la stessa soddisfazione che mi aveva incentivato in principio…
E comunque, a parer mio, ti sei un po’ arreso. Capisco il prezzo onestissimo, ma per due cristo di collezionabili su 100…
*
io penso che se il pagamento porta ad un dlc corposo,che magari allunga la storyline di qualche 3-4 ore,tipo il dlc di gta4( che era un dlc con una certa qualità); ben venga il pagamento.
Ma pagare per prendere un
trofeo in più e’ da @@ -_-“
io in vita mia essendo contrario a queste cose semplicemente non le calcolo nemmeno,non mi pongo nemmeno il problema per me se per salire di livello ci voglio 10 ore e il gioco mi piace ci gioco per 10 ore e ottengo quello che mi serve senza spendere un euro!
Gli unici e voglio sottolineare UNICI contenuti extra digitali che ho acquistato sono stati i 3 dlc di DS2 e ne valsa la pena ho spolpato il gioco per ore e ore e avere ulteriori ore NUOVE di gioco a darngleic mi ha spinto ad acquistarli con piacere,ma si tratta sempre di un caso isolato.
Penso che siano stati abbastanza stronzi invece, perché era un sistema che potevano implementare fin dall’inizio, almeno quello di rendere chiaro cosa avessi già preso e cosa no. è come giocare a Pokèmon con il pokèdex che non ti dice quali Pokèmon hai catturato ma solo quanti, o un Mario 64 in cui tu non possa sapere le stelle dove le hai prese, ecc. NON è un contenuto aggiuntivo, è un (seppur piccolo) ricatto per me.
Premessa: odio i dlc, non mi piace pagare dei contenuti aggiuntivi che potevano inserire direttamente nel gioco o che potevano evitare del tutto. Gli unici dlc che concepisco sono quelli che aggiungono contenuti ad un gioco già completo (i dlc di Mario Kart sono un esempio). Non approvo nemmeno i pay to win che ho provato e che sono assolutamente sbilanciati. Gli unici acquisti che ho fatto in game sono le carte di Hearthstone semplicemente perché il gioco mi ha preso al punto di voler avere più carte possibili (che comunque sono reperibili semplicemente giocabdo). In ogni caso il classico dlc lo reputo una grandissima presa per il culo verso le persone che già hanno speso 70 bombe.
Viper mi successe ai tempi di Saints row1 in cui c’erano dei graffiti delle gang rivali da “sovrascrivere”. li trovai tutti! tipo 98 su 100, guide online, mappe mappine ecc… niente da fare!
In quel momento avrei speso anche 10 euro per trovare i 2 che mi mancavano!