I social network. Che fantastico mondo.
Frasi come “Condividilo sul twitter”, “Posto la foto su Instagram”, “aggiorno lo stato di facebook” ormai sono all’ordine del giorno.
Tutti noi siamo molto più social.
La nostra vita è diventata più social.
Chiunque ormai è in in vetrina e chiunque, chi più, chi meno, osserva le vetrine degli altri.
Ma se effettivamente oggi mi sembra molto più facile la comunicazione con qualunque persona, al tempo stesso mi sento molto meno in contatto con i miei amici rispetto ad una quindicina di anni fa.
“Ecco che parte un pippone nostalgico”.
Tranquilli non è così, non del tutto almeno.
Pensiamo a come il social, che potremmo tradurre semplicemente con “l’online”, ha condizionato e cambiato radicalmente le nostre umili vite di videogiocatori negli ultimi 10-15 anni.
Ma nel futuro?
Se vi guardate qualche mia intervista di un paio di anni fa, alla classica e ricorrente domanda “Farenz cosa ti aspetti dalle nuove console” ho sempre risposto “miglioramenti grafici come sempre, ma molte più componenti social”.
Dopo gli annunci di PS4 e Xbox One cosa possiamo dedurre?
Miglioramenti grafici e più social.
Ma siamo sicuri che tutto questa nuova “socialità” servirà a renderci davvero più socievoli? Non ne sono così convinto.
Mi è capitato di pensarci qualche giorno fa, quando rimasi incastrato in un cazzo di livello di Luigi’s Mansion 2.
Che fare? Perdere ancora tempo su un enigma troppo complesso per la mia povera mente?
No.
Si va su internet, si cerca una soluzione su gamefaqs, si guarda un video su YouTube, si risolve il problema.
Probabilmente con la possibilità di registrare i propri gameplay con PS4 e Xbox One, queste video-guide in rete aumenteranno a livello imbarazzante.
Ma che fine ha fatto quell’interscambio di informazioni tra persone reali?
Il mio sito preferito e più consultato durante gli anni ’90 era sicuramente quello raffigurato nell’immagine dell’articolo.
Gli amici erano il mio gamefqs.com.
Ora non è più così.
Ho perso l’interscambio personale ed ho ottenuto facilità nella ricerca e velocità di soluzione.
Francamente non so cosa sia meglio.
Mi mancano gli amici con cui parlare dei livelli di Luigi’s Manion 2.
Ma al tempo stesso so che non potrei più fare a meno di ciò che la rete mi può offrire.
Io non imputerei l’asocialità dilagante ai social
Comunque gioca contro anche l’esperienza.
10anni fa si lavorava tutti insieme per passare un punto.
Oggi raramente non riesci a figurarti come andare avanti da solo
Mah io invece sono molto grato alla cultura del walkthrough online… Premetto che sono convinto che in ogni caso l’eccessivo uso delle guide “sciupi” i giochi e che anch’io quando posso preferisco parlarne con gli amici, ma “la chiacchierata” fra compagni gamer mi è sempre capitata in situazioni molto dettagliate, con quei pochi giochi in cui c’erano bivi o enigmi e che avevamo in pù d’uno… La verità è che la maggior parte delle volte che ho consultato una guida era per dettagli minuscoli che si perdevano nel gioco, per soluzioni assurde o di giochi che i miei amici non avevano, o per trovare dei fottuti collectibles, e consultavo la suddetta guida proprio perchè non avrei trovato nessun cristo capace di rispondermi. Se poi parliamo di RPG come Fallout o Mass Effect, ho spulciato moltissime volte la wikia perchè pur senza spoilerarmi nulla volevo fare tutte le missioni, conoscere tutti i dettagli, andare in tutti i posti, e dagli amici potevo ricavare ben poco (soprattutto perchè mancavano di completismo,e diventavo dunque una sorta di guru… Un guru che poteva dare ma mai ricevere… E qui interveniva la wikia).
Dico anche però che questo vale solo per le soluzioni. Per consigli, pareri, recensioni belle articolate o dissertazioni varie sono sempre a parlare con qualcuno, ed è anche più divertente, perchè a differenza di un recensore serio o di una guida che cercano di mantenersi oggettivi, meccanici ed imparziali senti gente che si sbilancia, che infama, che ti propone rigirii incredibili in-game per sgamare la missione o vedere il glitch cazzaro, che ti consiglia uno stile di gioco non perchè efficace, ma perchè è divertente… Cose così, insomma.
il giusto stà nel mezzo, quindi bisognerebbe, anzi si deve, fare metà vita normale e metà social. Io ad esempio mi iscrivo a social networks che mi interessano e basta, invece la massa si iscrive su ogni social network esistente pur di non apparire “lo sfigato”. io sono giovane ma pur non avendo fb e twitter (i principali sn) ho una trentina di amici sparsi qua e la nel mio paese e in paesi vicino al mio che frequento spesso, loro più che annioarsi su questo mondo virtuale non fanno….
io credo di essere uno dei pochi fortunati che ne ha tratto gran vantaggio,il tutto grazie alla scuola (non lo avessi mai detto) perché in classe mia siamo un bel gruppetto che condividono le stesse passioni videogiochi, manga, musica, e quindi alla fine discutiamo spesso sia in classe che su facebook di nuovi giochi, collection, ci organizziamo per tour di gamestop, in parole povere ho avuto la fortuna di aver incontrato questo gruppo, sinceramente non guardo ne video di gameplay ne tanto meno di soluzione,casi rari a parte, per 2 motivi, il primo cerco di mettermi di buona legna a fare tutto da solo, e secondo alla fine mi interessa poco vedere un’altro che ci è riuscito, poi ovvio se non so che cazzo fare per 4 giorni sfrutto le soluzioni, oppure le utilizzo per i platini, infatti i vari trofei di Ico riguardo le spade speciali senza internet non le avrei trovate, riguardo al futuro rimango dell’idea di oggi, single player e basta, raramente gioco online, mi godo il single per poi parlarne con questi amici e spesso ci confrontiamo, ad esempio in questi giorni si discute di “hai fatto quella missione a GTA?e quella?” poi a volte salta il discorso del “hai visto le 2 collection? e la goty di dishonored?” quindi in sostanza ho avuto gran culo :D
Farenz, ti dirò, da persona che non ha avuto la fortuna di crescere con amici nerd nelle vicinanze, la rete mi ha salvato, perchè provato un gioco, visto un film o letto un fumetto c’era ( c’è ) sempre un forum o un brlog su cui poter parlare. Qui al paesello mio invece, se sei un appassionato di videogiochi non c’è un cavolo da fare.
Quindi insomma, interneti per me è indispensabile, per quelli che godono di delle amicwizie nerd invece può essere quel qualcosa in più, am non sarà mai un’elemento sostitutivo o nocivo a mio parere anzi XD
Mi ricordo i bei tempi delle elementari dove si facevano ore e ore di illazioni su come catturare deoxys xD
Il problema arriva quando ti ritrovi praticamente ad essere l’U-N-I-C-O videogiocatore “impegnato” di TUTTA LA CITTA’ visto che tutti i vecchi amici con cui discutevi su come sbloccare Ub in Dragonball budokai 2 si limitano a giocare a PES, A.C., COD e GTA (l’unico di cui parlerei ore con loro ma che, ahimè, non posso avere…)
Quando andavo a trovare mio cuggggino passavo le ore in sala giochi,aveva la sala sotto casa il culoneXD,il must era il gioco di michal AUUUUUU,mai riuscito nella battaglia spaziale finale…ora al posto della sala giochi c’é la sala bingo -_-
Io non ho ne facebook ne instagram ne twitter e vivo felice.
Se devo parlare di giochi preferisco iscrivermi su forum di videogiochi.
Se devo parlare di telefoni preferisco iscrivermi su forum di telefoni
..e così via
Pienamente d’accordo con Farenz. Chi come me non ha amici stretti che condividono la passione videoludica trae ovviamente un maggior vantaggio dalla rete e da comunità come questa dell’angolo (MITICI!!) rispetto a prima quando non avevo nè l’una nè l’altra possibilità.
Fortunatamente perlomeno ho una moglie videogiocatrice :D ed un collega appassionato come me ma che vedo poco lavorando in un posto diverso dal suo.
Ma scusa, Farenzio, chiedere a me no?
Ti avrei sicuramente trollato consigliandoti male, ma ti saresti comunque sentito meno solo… ;)
Ora che mi ci fai pensare anche io sono anni che non chiedo a un amico “we, ma per quel boss come hai fatto a tirarlo giù?”.
Già, è dai tempi di Super Mario 64 che non chiedo più consigli a qualcuno effettivamente..
Non è un problema insormontabile, amonochè non ti divertissi a parlarne coi tuoi amici che ora cercano le soluzioni altrove. Io mi divertivo un sacco in effetti. Io dei vecchi tempi (sono un vecchio di 33 anni ormai) rimpiango sopratutto il tempo che avevo a disposizione. Ora riesco a ritagliarmi massimo 2-3-4 ore alla settimana per videogiocare in un era in cui escono molti giochi belli e valevoli. Ho deciso di smettere di acquistare giochi dopo che la mia pila di giochi in coda ha superato le venti unità e a vederla mi piange il cuore… Vorrei stare al passo, provarli e finirli tutti ma semplicemente non mi è più possibile..
allora la soluz che sto gurdando dice…. hem cof cof.